Barriere metalliche vecchie e arrugginite, guardrail solo appoggiati al bordo dei ponti, protezioni praticamente inservibili anche con impatti a bassa velocità. Un morto a Tempio il 25 ottobre, altri tre decessi il 30 novembre sulla provinciale 27 tra Tortolì e Villagrande, incidenti che hanno imposto indagini penali sulle condizioni di strade e ponti. Ma non è finita, qualcuno ha rischiato la vita sabato 13 dicembre, sulla provinciale 14, la strada che collega Dolianova a San Nicolò Gerrei. Vittorio Musselli, tempiese, pilota di rally pluripremiato, istruttore federale Aci, apripista delle prove mondiali, ha visto il baratro aprirsi davanti alla sua Skoda Fabia durante una prova del Rally Città di Cagliari. Musselli va subito al punto: «Io non parlo per me, negli sport automobilistici c’è una percentuale di rischio, lo sappiamo. E poi noi abbiamo una gabbia che ci protegge. Io vorrei lanciare un appello per la sicurezza di tutti gli automobilisti. Sono arrivato su una curva della Sp 14 a una velocità di circa 40 chilometri orari, l’auto si è appoggiata al guardrail e siamo caduti da un altezza di oltre sei metri. Devo dire la verità, sono sbalordito. Il guardrail non era fissato al bordo del ponte, c’era anche una rete rossa come quelle che si usano nei cantieri. Non ha avuto alcuna tenuta, siamo caduti dalla strada sul torrente. L’auto di gara è dotata di protezioni che in questi casi sono decisive. Ma se fossimo finiti in acqua o se la macchina avesse preso fuoco, sarebbe stato diverso. Il guardrail si è aperto, ripeto, dopo l’impatto con un auto che viaggiava a circa 40 chilometri orari. Una barriera di protezione di quel tipo dovrebbe reggere ben altri urti, con velocità di 80, 100 chilometri orari».
«Controlliamo le strade»
Musselli racconta che cosa è successo dopo l’incidente sulla Provinciale 14: «Le persone del posto che ci hanno aiutato e soccorso subito, hanno manifestato la loro preoccupazione e la paura. Ci hanno detto che se fosse successo a loro quello che è accaduto a me e al mio navigatore Massimiliano Frau, avrebbero fatto la fine degli automobilisti vittime dei recenti drammatici incidenti avvenuti in Gallura e in Ogliastra. Ritengo che sia necessario avviare con urgenza delle verifiche sulle condizioni delle strade come quella di Dolianova, in particolare le provinciali e soprattutto i ponti, anche negli itinerari che non fanno parte della viabilità ordinaria. Lancio questo appello perché dopo l’incidente che ho avuto in gara, sono state tante persone a denunciare i rischi gravissimi per la sicurezza. Se al mio posto ci fosse stato un automobilista con una utilitaria normale e magari altre persone a bordo purtroppo sarebbe andata diversamente».
Denunce e indagini
Musselli si è affidato a un legale che sta studiando quanto avvenuto la mattina del 13 dicembre. Ma sono diverse le indagini già aperte per incidenti come quello della Sp 14. Purtroppo si tratta di fascicoli per omicidio colposo, anche plurimo. La pm di Tempio, Sara Martino, nei giorni scorsi ha ordinato un nuovo sopralluogo su un ponte (alto dieci metri) sulla strada vicinale di Baldu, a pochi chilometri dalla cittadina gallurese, dove ha perso la vita Omar Masia (25 anni). Di fatto il ponte non aveva barriere, la Bmw sulla quale viaggiava la vittima non ha trovato alcuna resistenza impattando su dei vecchi tubolari arrugginiti. Anche il ponte di S’Othai, vicino a Villagrande, è oggetto di una inchiesta della Procura di Lanusei. Cadendo da una altezza di dieci metri sono morti gli operai Thamer Ramzy Shehabeld, Ahmed Tafrih Ghandoyr Sharweda e Rizk Mohamed.
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