Il braciere.

Aziende assediate dalle fiamme 

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Diverse aziende agricole sono state circondate dalle fiamme nell’incendio divampato per oltre quattro ore ieri pomeriggio nelle campagne tra Sindia e Macomer. Tutte le forze messe in campo hanno evitato che le fiamme raggiungessero una zona boschiva al confine con la provincia di Sassari. Le fiamme, spinte da una leggera brezza, in poco tempo hanno raggiunto le campagne di Macomer e lambito insediamenti produttivi e agriturismo, tra la zona di Bara e di Nuraghe Elighe, interessando la provinciale che collega la statale 129 bis con Pozzomaggiore. In principio sono intervenute le forze da terra, con le squadre antincendio di Forestas, i barracelli di Macomer e Sindia, associazioni di volontariato.

Il dramma

La situazione nel volgere di mezz’ora è andata peggiorando. A quel punto sono entrati in azione i vigili del fuoco di Nuoro e la squadra boschiva del comando di Oristano. In particolare si è provveduto a presidiare alcune aziende agricole, circondate dalle fiamme. Il vento, tuttavia, ha fatto allargare il fronte dell'incendio e per domarlo per tutto il pomeriggio hanno operato tre elicotteri e due canadair oltre le squadre a terra e forze dell'ordine, che hanno operato nel controllo del traffico automobilistico e collaborato nello spegnimento. Nel tardo pomeriggio l’incendio è stato domato. In fumo una cinquantina di ettari.

«Sono state interessate aree non boschive, pascoli e macchia mediterranea- dice il sindaco di Sindia, Franco Scanu- dopo che è scattato l'allarme sono intervenute anche diverse squadre operative della protezione civile e i barracelli. I danni? La conta è da fare». Il fumo intenso e acre si è addensato soprattutto nell'abitato di Macomer, rendendo in certi casi l'aria irrespirabile. Per diverse ore nel cielo hanno volteggiato elicotteri e aerei. Anche il traffico automobilistico è stato deviato, con la chiusura delle strade di penetrazione agraria e della Provinciale per Pozzomaggiore. Sulla statale 129, nel tratto di Bara, la circolazione è stata rallentata. «Un pomeriggio infernale- dice Maurizio Manchinu, capitano dei barracelli di Macomer- abbiamo operato in condizioni veramente difficili».

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