Il caso.

Area cani sporca: «Qui non fanno le pulizie» 

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La convivenza tra umani e cani non sempre è semplice. I quattro zampe spesso sono visti con diffidenza nei market, nei ristoranti e, in generale, nei luoghi pubblici. Figuriamoci in spiaggia. A poco serve, nella sabbia, la bottiglietta d’acqua per diluire i bisogni. A Cagliari, nella spiaggia del Poetto, nel tratto interdetto per l’inquinamento, sorge l’unica area cani del litorale, al centro di mille dibattiti e discussioni. «Loro possono fare il bagno e noi no», commenta un anziano in compagnia della moglie. «Prima era uno spazio funzionale, poi l’hanno recintato», dice polemico Maurizio Panzani, 70 anni, un veneto che vive tra Ruinas e Cagliari. «Perché non possiamo stare vicino alla battigia con i nostri cani, eppure anche noi paghiamo regolarmente le tasse». Panzani calca la mano. «Non capisco perché qui il trattore che filtra la sabbia non passa mai». Maria Pia Margini è in compagnia del suo fedele amico. «L’area recintata, l’unica in Sardegna, dà un senso di oppressione, ci sentiamo chiusi come in una gabbia. Oltretutto – aggiunge la donna – i lavori non sono stati completati e gli animali escono agevolmente». Insomma, un’opera inutile. «Perché non eliminano almeno la rete fronte mare?».

L’assessora comunale Luisa Giua Marassi: «L’area, corredata di un’isola ecologica dedicata, è stata progettata per riservare ai nostri amici animali un ampio spazio nella spiaggia del Poetto dove (sotto il controllo dei loro padroni) abbiano la possibilità di stare più liberi e garantire la convivenza tra persone e animali anche durante il relax sulla spiaggia» (a. a.) .

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