Il caso.

Alghero insorge: «Pediatria è dimezzata» 

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Il reparto di Pediatria dell’ospedale civile di Alghero funziona solo per metà giornata e il Punto nascite resta chiuso. Sono i quattro Comitati cittadini ad alzare la voce sulla disperata situazione della sanità pubblica del territorio. «Non si può aspettare oltre, come dimostra il recente episodio in cui una donna alla 33ma settimana di gravidanza si è recata d’urgenza al reparto di Ostetricia dell’ospedale di Alghero per partorire in condizioni di emergenza. Questo attesta per l’ennesima volta le gravi criticità presenti nel nostro sistema sanitario territoriale». Hanno firmato un appello indirizzato ai vertici Asl «corresponsabili nel renderci la sanità meno accessibile, con circa 10 mila famiglie sarde che hanno deciso di non curarsi», e agli amministratori locali «affinché usino toni più forti e decisi per far sì che la sanità pubblica rimanga un diritto per tutti».

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della commissione consiliare Sanità, Christian Mulas: «Il tunnel che collega il reparto di Pediatria agli altri reparti del Civile è ancora chiuso, costringendo bambini e pazienti fragili ad attraversare spazi esterni anche in caso di maltempo o emergenze. La Pediatria è attiva solo 12 ore al giorno – aggiunge - dalle 20 in poi, le famiglie devono recarsi a Sassari anche per le urgenze notturne». E poi c’è il nodo ancora da sciogliere sui Servizi di trasporto emergenza neonatale e trasporto assistito materno non operativi. «Così come sul Punto Nascita – dicono i Comitati – sulla riapertura ci hanno mentito».

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