Genova. È morta a 90 anni, all’ospedale di Rapallo, Fernanda Contri. Fu avvocata, prima donna giudice della Corte costituzionale, prima donna a ricoprire incarichi apicali a Palazzo Chigi, ministra, componente del Consiglio superiore della magistratura, punto di riferimento nel diritto di famiglia, nella tutela dei minori e dei diritti fondamentali. Nata a Ivrea ma trasferita a Genova con la famiglia, in gioventù fu appassionata e praticante di calcio, pallavolo, nuoto, e divenne campionessa provinciale di getto del peso. Sposò Giorgio Bruzzone, ex partigiano. Fernanda Contri fu una figura autorevole e fortemente innovativa. Negli anni al Csm nacque la sua forte amicizia con Giovanni Falcone, con il quale condivise riflessioni e preoccupazioni sul contrasto alla criminalità organizzata. Nel giugno 1992, su nomina del premier Giuliano Amato, divenne segretaria generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nell’aprile 1993 entrò nel governo Ciampi come ministra per gli Affari sociali. Il 4 novembre 1996 venne nominata giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e il 14 dicembre 2004 presiedette per la prima volta la Corte costituzionale. Cessò dalla carica il 6 novembre 2005.
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