Londra.

Accoltellamento sul treno: «Non è terrorismo» 

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LONDRA. L’orrore corre sui binari nel Regno Unito, dove sabato sera un insensato attacco all’arma bianca ha seminato sangue e paura su un treno in viaggio nel Cambridgeshire. La polizia esclude al momento un movente terroristico, ma l’attacco innesca nuovi interrogativi sulla sicurezza, sospetti sull’origine degli aggressori e allarmi sulla spirale di crimini commessi con i coltelli (per atti di delinquenza comune o ideologica) che non s’interrompe malgrado l’impegno alla tolleranza zero rilanciato dal governo laburista di Keir Starmer. Poco dopo le 19,30 locali (le 20,30 italiane) su un convoglio rapido di Lner, vettore che collega Londra con la Scozia lungo la dorsale nord-orientale, sono stati feriti 11 passeggeri. Subito arrestati due sospetti di nazionalità britannica. La sensazione di un possibile “scherzo di Halloween” si è dileguata rapidamente per lasciare spazio al panico, ma pure all’eroismo di un anziano viaggiatore che non ha esitato a frapporsi fra la lama di un assalitore e una ragazza. Due feriti restano ricoverati in condizioni critiche. I fermati, neutralizzati sulla banchina con i taser, sono due uomini di 32 e 35 anni, entrambi «neri», «nati nel Regno Unito», uno «di ascendenti caraibici», sono accusati per ora solo di tentato omicidio plurimo. Solidarietà al Regno Unito è stata manifestata da Giorgia Meloni come dai leader di diversi altri Paesi.

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