La produzione dell'azienda vinicola Siddùra interpreta l'alta qualità e l'identità della Sardegna nel mondo, presentando la regione come terra di referenze vinicole eccellenti.

La scelta sostenibile

Lo slogan di Siddùra recita: Sardegna in purezza, a determinare la valorizzazione delle peculiarità dei vini autoctoni dell’isola.

In quest'ottica di profonda attenzione per la terra si costruisce un discorso di sostenibilità ambientale: da sempre uno dei punti cardine delle tecniche di produzione, coltivazione e commercializzazione del vino prodotto nella vallata di Siddùra.

In effetti, tutto ha uno studio preciso: dall’applicazione di una serie di misure indirizzate al risparmio nell’utilizzo delle risorse idriche, fino alla, quasi, totale eliminazione dei prodotti fitosanitari, nella lavorazione dei campi.

Il percorso seguito non è mai solitario bensì ramificato su più traiettorie. Infatti, da anni l'azienda Siddùra utilizza una metodologia di irrigazione intelligente, con lo scopo di distribuire l’acqua nella misura necessaria alla crescita delle piante. Questa scelta evita anche il minimo spreco in favore di una salvaguardia rigorosa delle risorse idriche. Sono, in effetti, le piante stesse, attraverso un impianto di sondine posizionate negli strati più profondi del terreno, a manifestare all’agronomo il quantitativo esatto di acqua di cui necessitano.

Oltre la semplicità

Siddùra nasce da una profonda ricerca di qualità, perfezione e armonia. Questa realtà enologica è in continua crescita e il costante impegno si fortifica anche per mezzo di innovazioni che puntano a un'evoluzione concreta, nel settore. Ecco che, tra i propositi, si sottolinea come la cantina abbia optato per un processo energetico autosufficiente grazie all'impianto di pannelli fotovoltaici sul tetto della cantina.

Il posizionamento dei pannelli consente di produrre la quantità utile di energia, così da coprire i consumi al momento della vendemmia, nel periodo di massimo fabbisogno. Questo implica che durante il resto dell’anno, i kilowatt in eccedenza sono inglobati nel sistema energetico del territorio, a vantaggio della collettività.

L'impegno virtuoso messo in campo dalla cantina Siddùra si rintraccia anche nel principio del riciclo.

Le bottiglie dei vini Siddùra sono un elemento costituente della strategia aziendale che usa il concetto di sostenibilità ambientale come bussola.

Sotto questo aspetto, si è scelto solo vetro riciclato e dal peso massimo di 550 grammi per le bottiglie, con un risparmio in termini di vetro di circa 100 grammi per ognuna. Indubbia, pertanto, la certezza per la quale la cantina rivolga uno sguardo concentrato all’ambiente e alla diminuzione dell’impatto dei residui di lavorazione.

Siddùra mira, con il suo apporto, alla progressiva riduzione dell’utilizzo di plastica, vetro e carta su tutto il materiale di confezionamento dei prodotti.

La produzione

La cantina Siddùra si trova in una terra unica, a tratti un paesaggio selvatico, punteggiato da fitte foreste di sugheri e abbracciato dai profumi della macchia mediterranea. Un territorio dove le colline proteggono le piante e dove la leggera brezza marina accarezza la vite attenuando le calde temperature estive. Il vino prodotto appartiene alla natura.

L'altitudine, la pendenza dei campi e il vento di maestrale: sono i tre elementi che creano il microclima specifico di Siddùra. Con l'ausilio di una stazione meteo, si monitora il grado di umidità delle piante, così da scongiurare malattie nei vigneti e agire con anticipo senza l'uso di fitosanitari.

Ecco che la linea di circa 250mila bottiglie Siddùra risponde a una precisa filosofia di mestiere: la produzione del vino nasce nel vigneto, perché il vino è il riflesso del suo terroir.

In questa prospettiva tutto si svolge nel rispetto del territorio: i raccolti limitati, per ottenere la massima qualità, una vendemmia selettiva a mano, la micro-vinificazione.

Nella zona gallurese della DOCG, Siddùra ha capovolto il mito del Vermentino da gustare entro l’anno, indicando l’invecchiamento, nelle migliori botti di quercia costruite in Francia, come un pregio da esaltare e non un difetto da correggere. La fusione tra cantina e territorio supera i confini dell'isola, oltrepassa il mare per presentare i vini di una Sardegna più autentica e pura.

Informazione promozionale a cura di Siddùra

© Riproduzione riservata