Navitora: guidare le imprese tra overtourism e nuove sfide
Il caso Sardinia Domus Group come modello di crescita sostenibilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Viviamo in un tempo in cui troppo spesso il mito del guadagno facile ha preso il posto della costruzione paziente. Negli ultimi anni, a Cagliari come in molte città turistiche, si è diffusa l’idea che l’affittacamere sia un investimento sicuro e immediatamente redditizio.
Il ragionamento sembra lineare: un affitto lungo può portare a problemi con inquilini morosi, mentre un affitto breve garantisce entrate più costanti.
La realtà, però, è molto diversa. Molti aprono strutture con entusiasmo, ma senza un piano chiaro: costi imprevisti, difficoltà gestionali, mancanza di metodo e organizzazione riducono presto i margini, fino a portare alla chiusura. È la differenza tra turismo improvvisato e turismo progettato.
Ed è qui che entra in gioco Navitora Srl, società che accompagna le imprese verso percorsi solidi, mettendo ordine nella complessità e offrendo strumenti concreti di crescita.
«Per noi l’impresa non è solo business: è fiducia» spiega Stefano Lai, fondatore di Navitora. «E la fiducia si costruisce con metodo, visione e onestà: valori che mi guidano da sempre e che desidero trasmettere a chi decide di non arrendersi».
Una bussola per le imprese
Navitora nasce con due obiettivi chiari e concreti:
- aiutare gli imprenditori in difficoltà a rimettersi in pista, evitando che cadano fuori strada;
- affiancare i giovani che vogliono fare impresa ma non hanno ancora esperienza o mezzi.
Lo fa con un approccio integrato che combina amministrazione, finanza, marketing e comunicazione, diventando una vera e propria bussola per orientarsi nel mercato.
Perché nel mondo delle imprese non esistono scorciatoie: esistono percorsi da costruire con pazienza, determinazione e competenza.
Il caso Sardinia Domus Group
Un esempio concreto di questa filosofia è il Sardinia Domus Group, rete di tre affittacamere nel cuore di Cagliari, che ha scelto la via della progettualità distinguendosi in un mercato affollato e competitivo.
- Sardinia Domus: ospitalità in un palazzo storico nel Largo Carlo Felice.
- Cagliari Novecento: eleganza e charme in un edificio dei primi del ’900, oggi sede della reception centrale.
- Alle Tre Stelle: praticità e comfort in via Crispi, a due passi da via Roma.
Un modello che non punta al “mordi e fuggi”, ma a un’accoglienza che crea relazioni durature. «Chi sceglie queste strutture trova persone, non solo stanze» sottolinea Lai.
Fondatore di Navitora e pioniere dell’ospitalità diffusa, Stefano Lai ha iniziato ad agosto 2002 con uno dei primi bed and breakfast di Cagliari. Da allora, in oltre 23 anni, ha viaggiato tra fiere, tour operator e tavoli di lavoro, mantenendo uno sguardo sempre attento alle problematiche del territorio e alle opportunità di crescita, soprattutto nei servizi collegati al turismo.
Turismo con visione
Navitora accompagna il Sardinia Domus Group con un piano strategico che guarda oltre le camere:
- ricerca di partner e alleanze strategiche;
- selezione e formazione del personale, per un’accoglienza autentica e professionale;
- comunicazione integrata e storytelling, che unisce tradizione e innovazione;
- gestione amministrativa e organizzativa, per affrontare il mercato senza improvvisazioni.
È la prova che, anche in un centro storico saturo di offerta, si può crescere in modo sano e sostenibile.
Guardare avanti
Quello che Navitora sta cercando di fare è aiutare a sviluppare una nuova classe di imprenditori, con una missione chiara: la collaborazione.
Perché quando i valori sono condivisi, diventa più semplice offrire non solo un servizio di qualità ai clienti, ma anche costruire una rete relazionale e comunitaria che restituisce un senso umano alle attività.
Significa anche superare il modello frammentato delle micro-attività, che spesso faticano a ottenere risultati economici e finiscono per generare disservizi che danneggiano l’immagine del territorio. Lo vediamo con le polemiche sui prezzi dei ristoranti o delle concessioni balneari: episodi che minano la credibilità della destinazione.
La strada è un’altra: unire le forze, condividere i servizi generali e lavorare in modo più organizzato. Così si creano sviluppo e figure professionali specializzate, superando la logica del risparmio a tutti i costi che porta a “ibridi” tra receptionist e addette alle pulizie, con un impoverimento del servizio e della crescita dei lavoratori.
Un’organizzazione sana valorizza le persone, offre prospettive e dimostra che il Sud e le Isole – in particolare la Sardegna – sanno fare impresa con qualità, mantenendo vivi i propri valori.
In questo percorso c’è anche un messaggio di tranquillità verso il settore alberghiero tradizionale. L’ospitalità diffusa non è un concorrente sleale, ma un complemento. È un’offerta diversa, per un cliente diverso, che può contribuire a ridurre – se non eliminare – il conflitto tra alberghiero ed extralberghiero. Solo così si può crescere insieme, facendo della collaborazione la leva per lo sviluppo del territorio.
La grande sfida
La sfida non è solo quella di garantire buona occupazione, giusta redditività e clienti soddisfatti. La vera vittoria è contribuire a creare un sistema di imprese che lavora condividendo valori, facendo crescere insieme persone e territori.
Un approccio che ha sempre contraddistinto non solo la Sardegna, ma l’Italia intera: un patrimonio di relazioni, fiducia e comunità che oggi più che mai va riscoperto e coltivato.
Informazione promozionale a cura di Navitora