La Sardegna è un paese per vecchi? Quasi 35 mila residenti in meno in 4 anni
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In dieci anni, il Sud Italia ha perso quasi 500mila residenti e i principali sono giovani. Questo è quanto emerge dai dati Istat nell’ultimo rapporto annuale. Nessuna regione del mezzogiorno sembra essere esclusa da questa indagine, ma se un tempo quelle con il maggior numero di migrazioni erano principalmente Sicilia e Campania, oggi la Sardegna corre per raggiungerle.
La regione infatti, secondo le statistiche dal 2019 al 2022 ha perso quasi 35 mila residenti e ad oggi l’età media sfiora i 50 anni.
I motivi sono svariati, ma fra tutti quello che emerge principalmente è la mancanza di reali opportunità lavorative e quindi il rischio sempre più concreto di cadere in povertà, che fra l’altro in tutta Italia oggi, soprattutto quella alimentare, sta toccando picchi mai visti prima.
Un altro dato importante riguardo la scelta di allontanarsi dalla terra sarda è la mancanza di stimoli che, appena terminata la stagione estiva, sembra regnare per tutti i mesi invernali.
Le discoteche chiudono, i bar anche. I cinema, talvolta smettono di proiettare film con frequenza e, soprattutto nei paesi che vivono di turismo, ogni tipo di intrattenimento viene dimezzato.
Questo comporta che i giovani sono sempre più propensi ad allontanarsi da quella che fino a quel giorno è sempre stata considerata casa, per andare in città in cui le opportunità sembrano essere più rosee.
Sì, è vero che grazie alle nuove tecnologie, oggi, anche l’intrattenimento abbia modificato la sua fruizione e, per esempio, si sono sviluppati giochi virtuali e interattivi o le applicazioni dedicate al casinò online, ma non sempre queste modalità bastano per sopperire a un fenomeno così complesso come la mancanza di intrattenimento nei mesi invernali in regioni come la Sardegna.
Quali sono le città in cui si spostano i giovani
Con il costo della vita che continua ad aumentare, la migrazione dei giovani verso altre città continua ad aumentare, soprattutto se pensiamo che ci troviamo in una situazione assolutamente non omogenea.
Per esempio, in Lombardia e in Trentino Alto-Adige si guadagna più che altrove. Certo va anche preso in considerazione che in queste regioni il mantenimento è anche molto più caro rispetto ad altre città.
In ogni caso, secondo un sondaggio, ci sono delle città che anche in questa situazione incerta, sono in grado di offrire maggiori opportunità rispetto ad altre.
Le città scelte più frequentemente
Vince su tutte, Milano. Ormai dichiarata capitale economica d’Italia e fulcro della vita mondana per giovani, chi dichiara di essersi trasferito nel capoluogo lombardo afferma di aver trovato lavoro più in fretta di quanto si aspettasse.
Appena dopo segue Roma che, con il suo fascino, offre moltissime opportunità professionali e di intrattenimento. Chi decide di trasferirsi nella capitale probabilmente non se ne andrà più.
Non manca il Piemonte con Torino che, soprattutto negli ultimi anni, ha intrapreso una vera rivoluzione sotto l’aspetto dell’offerta, trasformandosi completamente dalla città che era un tempo.
Naturalmente questa città è da sempre una delle principali mete per gli abitanti del sud, ma nell’ultimo periodo è riuscita a rinnovarsi attirando sempre più giovani.
Infine chiude la lista Bologna che, fra le altre cose, è considerata anche la città con la migliore qualità di vita italiana.
Cosa può fare la Sardegna per non perdere le giovani menti
Non è tutto perduto per la Sardegna che comunque è una terra bellissima che i suoi abitanti lasciano con non poco rammarico.
Sicuramente però c’è la reale necessità di un cambio di rotta affinché si possa invertire la curva demografica.
Un primo passo sarebbe quello di creare una rete d’intrattenimento anche nei mesi invernali, in modo non solo da offrire ai giovani una vita simile a quella dei loro coetanei al Nord, ma potrebbe essere l’occasione per aumentare anche la possibilità di lavoro.
Qualsiasi siano le azioni, potrebbero essere riassunte in piani mirati verso i giovani, per dar loro un valido motivo per rimanere, anche ai più ambiziosi.