Nei panni dei sindaci bisognerebbe mettersi, per una volta. Sono il parafulmine di ogni protesta, incluse le Guardie mediche turistiche rimaste chiuse quasi ovunque, quest’estate.

«Parliamo di un servizio in meno, per chi viene da noi a trascorrere le vacanze e per chi vive qui tutto l’anno», dicono i primi cittadini. Ma bisognerebbe mettersi pure nei panni dei camici bianchi, specie quelli giovani, «a cui viene chiesto di garantire il primo soccorso senza poter disporre, spesse volte, degli strumenti di base», osservano dall’Associazione Liberi specializzandi.

I compensi medi per una guardia medica turistica oscillano tra i trenta e i sessanta euro per un’ora di servizio (cifra lorda).

«Nessuno ne fa una questione di soldi – è il primo punto fermo messo dall’Associazione Liberi specializzandi –. Anche perché se l’assenza di adesioni al bando regionale fosse legata a ragioni economiche, basterebbe prevedere tariffe più alte».

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