"A 14 anni ho conosciuto Ratzinger in una sauna gay di Torino", ha detto nel teatro di un'aula di tribunale. Il disturbatore era chiamato davanti dal giudice per rispondere di due incursioni (una nel giugno 2009 e l'altra nel gennaio 2010) in dirette Rai che gli sono valse le accuse di interruzione di pubblico servizio e lesioni aggravate per aver causato la caduta della giornalista Sonia Sarno.

La linea difensiva di Paolini è che quelle incursioni servivano "a chiedere le dimissioni del Pontefice, conosciuto in situazioni non consone". Nelle sue dichiarazioni spontanee, rese in una seduta cui era presente anche la madre, Paolini ha rivendicato: "Sono vent'anni che vengo ai processi. Oggi per la prima volta vengo come detenuto ma non per i fatti recenti - conclude - ma per un’infanzia rubata e per dire la mia verità. La mia voce è sempre stata ascoltata a metà".

Dopo l’intervento-show di Paolini, i legali della Rai, gli avvocati Marcello e Michelangelo Melandri, hanno chiesto che il tribunale trasmetta gli atti alla Procura. “Ci sono i profili per un procedimento di diffamazione”.

Come noto, Paolini, 39 anni, è stata arrestato con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. Avrebbe avuto rapporti con minori (un ragazzo di 14 e uno di 16 anni) ed è anche accusato di detenzione di materiale pedo-pornografico, in cui il disturbatore televisivo sarebbe immortalato in alcune foto e video.
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