Gonnesa, mezzo paese dice no ai fuochi d’artificio: «Un gesto per i nostri amici animali»
Duemila firme dopo la morte di una cagnolina fuggita a causa dei botti. La petizione lanciata dalla proprietariaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una petizione che ha raccolto oltre 2.000 firme per chiedere che vengano vietati i fuochi d’artificio durante tutto l’anno: non solo a capodanno ma anche quelli organizzati da comitati ed enti per le feste patronali. È l’iniziativa promossa da Alessandra Dessì, cittadina di Gonnesa che, alcuni giorni fa, ha dovuto fare i conti con la dolorosa perdita della sua amata cagnolina, Cialda, avvenuta la notte in cui c’è stato uno spettacolo pirotecnico in paese.
La fuga
«Ovviamente non abbiamo prove e non vogliamo accusare nessuno – spiega Alessandra – ma, dopo averla cercata per tutta la notte, abbiamo ritrovato il corpo di Cialda sul ciglio di una strada, lontano dal paese, senza alcun segno di colpi o contusioni. Abbiamo ipotizzato che sia fuggita e che poi sia morta dopo un malore causato dalla grande paura che aveva durante i fuochi d’artificio». La sera della scomparsa erano stati organizzati per la festa patronale di Sant’Andrea. «Non appena ho sentito i botti dal luogo dove stavo lavorando, mi sono precipitata a casa, ma Cialda, che era solita stare in giardino, era già scappata: probabilmente dalla paura è riuscita a oltrepassare i confini del nostro giardino. Questo dolore personale mi ha spinta a proporre ai miei concittadini, e non solo, di fermare gli spettacoli pirotecnici, a favore del benessere dei nostri amici animali». Così ha lanciato una petizione di Change.org che in pochi giorni è stata firmata da duemila compaesani.
La comunità
La storia della cagnolina ha toccato profondamente tutta la comunità di Gonnesa, anche per il difficile passato che aveva vissuto. «L'abbiamo adottata attraverso un'associazione – racconta Alessandra – che l'aveva salvata a soli tre mesi, dopo aver subito numerosi maltrattamenti. A causa dei suoi traumi, si fidava di pochissime persone, ma con chi riusciva a conquistare il suo affetto era dolcissima, soprattutto con nostro figlio. Era diventata molto protettiva nei suoi confronti». La vicenda di Cialda ha suscitato una forte solidarietà, testimoniata dalle numerose condivisioni della petizione e dal crescente numero di firme raccolte.
«Anche se non dovesse raggiungere l’obiettivo sperato – commenta uno dei firmatari della petizione – è comunque un primo passo per capire quanti di noi condividono questa causa e, magari, sensibilizzare le persone sui pericoli che petardi e botti rappresentano per gli animali, non solo a Capodanno.