Gli ultimi giri della ruota panoramica, 80mila biglietti venduti: “Un successo nonostante il Covid”
Boom iniziale, 50mila biglietti in tre mesi, poi il crollo causa virus. Ma il bilancio è positivo, anche se il dibattito in città è molto acceso, tra detrattori ed estimatori
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Per i suoi estimatori in poco più di un anno è entrata di diritto nello skyline della città. Per i detrattori, invece, la città finalmente si riappropria della sua bellezza. Dibattito aperto. Di certo c’è che l’ultimo giro è in programma domenica 24 ottobre, dopo di che le undicimila luci colorate a led che da quattordici mesi illuminano via Roma si spegneranno: la ruota panoramica lascerà la città per trasferirsi a Salerno dove resterà almeno un anno. La City Eye, proprietaria della ruota, dopo aver ottenuto la proroga di cinque mesi dall’autorità portuale (per compensare lo stop forzato a causa del Covid) chiude la sua esperienza cagliaritana. «Un’esperienza segnata dalla pandemia e comunque molto positiva», sottolinea Diego Davoli, referente della società e l’uomo che ha portato la ruota in città. «È stata una scommessa, una scommessa vinta perché in molti non credevano nelle potenzialità di una città come Cagliari. Invece, nonostante la pandemia, i numeri ci hanno dato ragione», aggiunge.
I numeri
Allora vediamoli questi numeri: dal primo giro, l’8 agosto scorso, all’ultimo prima dello stop imposto dal Covid, il 25 ottobre scorso, sono stati venduti oltre cinquantamila biglietti. «Un record per una città come Cagliari», spiega Davoli. Poi dalla riapertura, lo scorso aprile, a oggi, i ticket venduti sono stati poco meno di trentamila. «Un calo fisiologico, influenzato anche dalla paura del Covid», spiega ancora. «In generale, però, la ruota panoramica è uno spettacolo che attrae e incuriosisce all’inizio», e questo spiega il perché del successo iniziale, «poi diventa sempre meno un’attrazione per i residenti e sempre più per i turisti». Inevitabile, a questo punto spegnere tutto. «Alla fine, comunque, l’esperienza è comunque confortante», aggiunge Davoli. «La ruota panoramica è un’idea che ho sempre sposato fin dal primo momento in cui sono arrivato in assessorato», dice Alessandro Sorgia, assessore alle Attività produttive. «Questa esperienza ha portato Cagliari al livello di altre città turistiche. Quando a fine mese la ruota scomparirà da via Roma sono sicuro che per tutti i cagliaritani resterà un vuoto».
Le navicelle
Sul disco extra large, che gira portando in cima a 55 metri di altezza e regala una vista straordinaria su tutta la città, dalla Sella del Diavolo al Bastione, dalla laguna di Santa Gilla al parco di Molentargius, si può salire ancora per tre settimane: le 36 “navicelle” climatizzate e realizzate in vetro trasparente permettono di ammirare il panorama a 360 gradi. Su ognuna, una voce multilingue racconta curiosità e storie, ma anche i cibi e l’artigianato tipici della città. «Anche questo scelta è stata fatta in chiave turistica», spiega ancora l’assessore Sorgia.
Il futuro
La ruota, vale la pena ricordarlo, è stata un’iniziativa completamente a carico di privati che in qualche misura ha rappresentato un simbolo della ripresa della città dopo il Covid. «Abbiamo prorogato la concessione di cinque mesi per andare incontro alla società che è stata costretta a fermare la ruota tra ottobre 2020 e aprile 2021», spiega Massimo Deiana, presidente dell’Adsp del mare di Sardegna. «Le operazioni di smontaggio sarebbero dovute cominciare lunedì 4 ottobre, ma per la concomitanza della manifestazione di beach volley abbiamo chiesto alla società di restare altri 20 giorni per evitare di avere un cantiere mentre si svolge l’evento». Tra tre settimane, dunque, l’addio. Che, almeno in via Roma, sarà definitivo. «L’autorità portuale, che insieme al Comune alla capitaneria, ha permesso che la Ruota arrivasse a Cagliari non ha in mente di ospitare più attività come questa», spiega Davoli. «Quindi se la Ruota tornerà a Cagliari sarà in un altro luogo della città». Magari a Su Siccu o in viale La Plaia, come ipotizzavano alcuni criticando la scelta di via Roma.
Ma. Mad.