Una cerimonia intima, senza annunci né inviti. Senza processioni, discorsi al microfono né sottofondi musicali.

Dopo dieci mesi a cercare la verità e le indagini non ancora chiuse, c’è almeno una tomba su cui piangere e pregare: nel cimitero di Quartucciu, dove mercoledì pomeriggio sono stati seppelliti i corpi di Luigi Gulisano e Maria Dessì. C’era il figlio Davide, ad accompagnarli, la moglie Laura, con i nipotini Dario e Viola, e gli zii che abitavano poco distante dai due coniugi trovati morti nell’abitazione di via Ghibli, il 5 dicembre dell’anno scorso. Dieci mesi dopo è ancora dolore. Quello di Davide, che quella sera ha perso i genitori e l’unico fratello, Claudio, finito in carcere come unico indagato con l’accusa di duplice omicidio. Una tragedia nella tragedia, che forse impone un doveroso silenzio.

Quello stesso silenzio che richiama anche nel necrologio pubblicato ieri: «Finalmente mamma e papà possono riposare in pace e, ad esequie avvenute, ringraziamo quanti ci sono vicini, anche con rispettoso silenzio, sicuri che li ricorderanno con affetto».

Ulteriori dettagli e approfondimenti nell’articolo di Sara Marci oggi in edicola e sull’app L’Unione Digital. 

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