Una doppietta super per un'altra importante vittoria da incorniciare nella storia della famiglia Conti, suggellata da un abbraccio da padre in figlio. Scena da forti emozioni per una lunga corsa attraverso tre generazioni, da nonno Bruno, campione del mondo, fino al nipotino che da tradizione ne porta il nome, passando per il capitano del Cagliari Daniele, protagonista all'Is Arenas nel primo giorno da raccattapalle di suo figlio. "Se ci penso mi viene da piangere - sussurra a Sky alla fine dell'incredibile vittoria 4-3 il forte centrocampista rossoblù - dedico la doppietta a mio figlio, qui per la prima volta come raccattapalle. Era qui quasi per caso, solo ieri mi aveva detto di voler venire a vedere la partita, ora gli regalerò il pallone. E d'ora in poi lo porterò sempre a bordo campo". Proprio come in un film nell'Is Arenas a porte chiuse, al primo gol di Conti, quello del 3-2, ecco la corsa e la scivolata a bordo campo del numero 5 del Cagliari finita con l'abbraccio al figlio, fotocopia delle infinite corse del più famoso Bruno sotto la Curva Sud ai tempi dello scudetto con la Roma (passava la stagione 1982-83). E poi, pochi secondi dopo aver segnato il gol vittoria del rocambolesco 4-3 al 95', il racconto di fronte alle telecamere di capitan Daniele mentre stringe il piccolo Bruno e trattiene le lacrime: "non ce la faccio più a parlare, mi viene da piangere e sono troppo contento". A parlare è poi anche Bruno Conti junior che nella sua prima intervista, per ora solo da raccattapalle del Cagliari, racconta tutta la sua emozione dietro ad un paio di occhiali blu alla Harry Potter: "felice della doppietta di papà? Sì, sono molto contento". E la bella favola di casa Conti nel mondo del pallone può continuare. "Sono immagini che parlano da sole", ha commentato un emozionato Ivo Pulga, tecnico del Cagliari.
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