Dopo quattro terribili mesi di prigionia Piera Demurtas torna a casa.

I fuorilegge, che l'hanno rapita il 7 luglio 1987, la liberano nella notte nelle campagne tra Mamoiada, Orgosolo e Fonni a un centinaio di metri dal villaggio di Pratobello.

A darle un passaggio è un automobilista nuorese che poi la accompagna in caserma. Nelle mani dei banditi rimane il frate-emissario Giuseppe Solinas, 36 anni, francescano nel convento di Bonorva.

Piera Demurtas viene rapita lungo la Provinciale Pattada-Ozieri. Insieme a una collega, Maria Secci, rientrava a casa dal lavoro quando poco dopo le 14 la sua Y 10 viene bloccata al bivio di "Bantine": a bordo di un'auto di grossa cilindrata, tre banditi armati e mascherati la superano tagliandole la strada in modo da costringerla a fermarsi.

I malviventi fermano anche un'altra vettura che seguiva quella della Demurtas. Alla guida, c'è il segretario della Comunità montana del Monte Acuto, Lucio Fazzi, che viene legato e imbavagliato, e la stessa sorte tocca alla collega della sequestrata.

(Redazione Online/m.c.)

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