Il 17 aprile del 1968 il commerciante cagliaritano Luigi Moralis viene liberato dopo 32 giorni di prigionia. Quarantanove anni, Moralis è proprietario di un deposito di materiali ferrosi in viale Monastir, alle porte di Cagliari.

Il commerciante, visibilmente provato dalla lunga detenzione, viene ritrovato alle 22.30 da un giovane di passaggio sulla strada per Ottana.

Le sue condizioni di salute non destano grosse preoccupazioni nei medici, ma il trattamento durante la prigioni viene da lui definito “inumano”.

Per la liberazione la famiglia ha pagato ai banditi ottantacinque milioni di lire, dopo una trattativa partita dai 180 milioni inizialmente richiesti.

Il rapimento si svolge la sera del 15 marzo 1968, con la moglie e due impiegati immediatamente rilasciati. Si tratta di uno degli innumerevoli ed efferati rapimenti che affliggono l’Isola in quegli anni.

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