Oltre tremila contribuenti nuoresi hanno ricevuto nel 2024 una bolletta della Tarip più salata del dovuto per un errore che ha portato all’applicazione delle tariffe del 2023, invece di quelle approvate per il 2024. Coinvolte in totale cinquemila utenze. Il problema è emerso in questi giorni, con le operazioni di controllo e preparazione delle tariffe per l’anno 2025. Nel dettaglio, sono 3.349 i nuoresi che hanno pagato più del dovuto e che riceveranno uno sconto nella prossima bolletta. Al contrario, 1.709 contribuenti dovranno saldare un conguaglio, ritrovandosi nel 2025 con una bolletta più pesante.

Errore informatico?

Il Comune, ufficialmente, attribuisce l’anomalia a un “mero errore informatico”, come recita la determinazione dirigenziale 3398 di ieri, ma in realtà chi ha materialmente gestito la tariffazione non avrebbe aggiornato i dati con le tariffe corrette approvate dal commissario straordinario il 18 luglio 2024. Secondo quanto ricostruito dall’ufficio Risorse finanziarie comunale, gli avvisi di pagamento 2024 sono stati calcolati erroneamente applicando le tariffe del 2023. La scoperta solo ora, in fase di predisposizione delle nuove tariffe per il 2025, con un controllo incrociato tra tariffe approvate e importi effettivamente richiesti agli utenti. Durante le operazioni è emerso che circa 1.200 contribuenti non hanno pagato affatto o pagato solo parzialmente la bolletta 2024. In questi casi non ci sarà conguaglio ma verranno emessi avvisi di accertamento esecutivi con le tariffe corrette.

I correttivi

Il Comune provvederà a regolarizzare le situazioni in sospeso attraverso avvisi di pagamento Tarip 2025 che includeranno i conguagli positivi o negativi. Non saranno effettuati rimborsi o compensazioni per importi inferiori a 12 euro. Quindi, se i 3 mila nuoresi hanno pagato 12 euro in più, il Comune - come «da regolamento» - ringrazia e saluta. Impossibile, per ora conoscere l’ammontare complessivo intascato in più dal Comune. I dati ufficiali parlano soltanto di 3.349 contribuenti che hanno pagato più del dovuto, mentre sono 1709 quelli chiamati al saldo. Se da un lato l’amministrazione comunale tenta di ridimensionare l’accaduto definendolo un banalissimo “errore informatico”, dall’altro lato resta evidente che il disguido è stato causato dal mancato aggiornamento delle tariffe da parte degli uffici preposti. Ciò che colpisce è che l’anomalia è passata inosservata per quasi un anno, nonostante il coinvolgimento diretto di oltre cinquemila contribuenti. Nessun cittadino, tanto meno l’ente gestore o il Comune, si è accorto dell’errore.

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