Lo chef: «Mirto? No, corbezzolo. E mettiamo la confettura sulla selvaggina»
Da Santadi ai grandi ristoranti del mondo, Sergio Mei sarà ad Arzana per il Porcino d’OroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Babbo taglialegna, lunghe giornate insieme tra silenzi e grandi alberi, sulle pendici del Monte Arcosu. La fatica ha una parentesi di felicità: un camino acceso, uova con cipolla, pomodoro e pecorino. «Ancora oggi il mio piatto preferito, c’è la mia infanzia dentro».
Sergio Mei da Santadi, classe 1952, una vita da executive chef del Four Seasons di Milano. Ultimo approdo di una lunga carriera, passata da Praga, Miami, Chicago e Canary Wharf, dal Grand Hotel Helio Cabala di Roma, ai fornelli dei Ciga Hotels in Sardegna. Tra gli allori in bacheca la cattedra alla École Lenôtre, l’istituto di catering più prestigioso di Francia. E poi i libri e i premi. Ma non la tv. Indigesta.
Nel prossimo weekend Mei sarà il presidente della giuria al Porcino d’Oro, storica manifestazione organizzata dalla Pro loco Siccaderba di Arzana guidata da Raffaele Sestu. Una sua fantasia di funghi vinse un premio prestigioso qualche anno fa.
L’articolo completo di Simone Loi su L’unione Sarda oggi in edicola e sull’App L’Unione Digital