Vini e turismo al Porto Cervo Wine and Food Festival. Ferraro: «Dai 20 espositori del primo anno siamo arrivati a 100»
Ultime giornate per la 14esima edizione dell’iniziativa, che registra già numeri da recordPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Porto Cervo Wine and Food Festival procede. A suon di numeri. Archiviato il taglio del nastro al Conference Center con la madrina Giusy Meloni, la 14esima edizione dell’evento boutique dedicato al meglio della produzione vitivinicola sarda e nazionale è entrata nel vivo con le ultime giornate.
Oltre alle degustazioni e agli eventi “Fuori fiera”, che vivranno il clou oggi alle 20.30 col dj set di Manuelito, al secolo Manuel Zappadu, nella Piazzetta di Porto Cervo, a tenere banco sono i numeri da record del 2025. «Da 20 espositori il primo anno siamo arrivati a quasi 100 espositori in questa edizione, dei quali il 60 per cento sardi. C’è perfino qualche presenza straniera», spiega il Ceo di Smeralda Holding Mario Ferraro.
«Il vino sardo ha una grande considerazione in tutto il mondo e manifestazioni come questa sono propedeutiche per far conoscere sempre di più i prodotti: c’è una grande ricerca di prodotti semplici, naturali e senza sofisticazioni, e noi in Sardegna abbiamo tutto questo», gli fa eco Franco Mulas, Area manager Costa Smeralda. Dunque, Roberto Ragnedda. «Parlare oggi di cibo ed enogastronomia è molto facile, perché è uno degli elementi che caratterizza la nostra isola. Noi siamo particolarmente orgogliosi perché nel corso di questi anni le nostre produzioni sono diventate delle vere e proprie eccellenze e lo vediamo ogni anno dai riconoscimenti che arrivano al Vinitaly», interviene il sindaco di Arzachena.
Infine, Giuseppe Meloni. «Il Porto Cervo Wine and Food Festival dà l’avvio alla stagione 2025 nel cuore del turismo non soltanto in Sardegna e in Italia, ma nell’intero Mediterraneo e nel mondo», è il commento del vicepresidente della Regione Sardegna. «È un momento importante nel quale ricordiamo chi ha permesso tutto ciò, il principe Karim Aga Khan. Da parte mia porto la testimonianza del sostegno della Regione affinché il territorio non venga riconosciuto solo per il turismo, che ci ha fatto diventare famosi nel mondo, ma anche per le eccellenze della terra».