Ue, tutti contro l'Italia. Austria e Olanda: "Avviare procedura d'infrazione"
La risposta ufficiale di Bruxelles arriverà il 21 novembre, ma molti Paesi sono già sul piede di guerraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La lettera di risposta del governo italiano alla Commissione europea sui contenuti del Documento programmatico di bilancio ha ulteriormente esacerbato gli animi dei Paesi Ue.
Il governo ha confermato i numeri e le stime del provvedimento già bocciato lo scorso 23 ottobre da Bruxelles, che per ora non commenta ufficialmente la risposta italiana. La valutazione della Commissione sarà pubblicata, in seguito a un'analisi minuziosa del testo, il 21 novembre.
Ma è già levata di scudi contro il nostro Paese. Tra i primi ad esprimersi sono stati i sovranisti del governo austriaco, che si dicono disposti a votare a favore di una procedura d'infrazione contro l'Italia: "Dobbiamo pretendere disciplina da Roma, non è solo una questione italiana, ma europea", ha dichiarato il ministro delle Finanze di Vienna Hartmut Loeger. "Il rischio - sottolinea Loeger - è che l'Italia scivoli verso uno scenario greco".
"L'Europa intervenga", tuona il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra: "È poco sorprendente ma molto deludente il fatto che l'Italia non abbia rivisto il proprio bilancio: le finanze pubbliche di Roma sono fuori controllo e i piani del governo non portano a una robusta crescita economica. La Commissione Ue prenda provvedimenti".
Sulla stessa linea il vicepresidente della Commissione europea per il mercato digitale, Andrus Ansip: "Quando si è nella famiglia dell'eurozona, bisogna rispettare le regole che noi stessi ci siamo dati. Fare debito con i soldi dei contribuenti non è un'idea intelligente".
(Unioneonline/L)