Sciopero del settore servizi e pulizie, anche i lavoratori sardi in piazza a Roma
Nel mirino il mancato rinnovo del contratto nazionale - atteso da 7 anni - e le modifiche al codice degli appaltiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una delegazione di lavoratori sardi parteciperà domani mattina, venerdì 31 maggio, alla manifestazione organizzata in piazza Bocca della Verità a Roma da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uitrasporti in concomitanza con lo sciopero indetto dai settori pulizie e servizi per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale e le modifiche al codice degli appalti.
Sono più di 10mila i sardi (600mila in tutta Italia) i lavoratori che svolgono i servizi in ospedali, scuole, tribunali, uffici, banche, poste, caserme, e "attendono da sette anni di vedere riconosciuti il diritto a un salario dignitoso e le tutele contro precarietà e sfruttamento".
Si tratta di dipendenti di imprese di pulizia che operano attraverso appalti pubblici e privati, che subiscono le ripercussioni di continue modifiche legislative che "sempre peggiorano le loro condizioni".
I segretari regionali di categoria Nella Milazzo, Giuseppe Atzori e Vincenzo Di Monte si scagliano contro la riforma del codice degli appalti: "Il governo nazionale - affermano - con il decreto sblocca cantieri, sta tentando di sostituire il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa con quello del massimo ribasso e di allargare il ricorso ai subappalti dal 20 al 100%. Modifiche che, se approvate, determinerebbero gravi ripercussioni sui lavoratori, sulla loro sicurezza e sulla stessa legalità degli appalti".
A ciò si aggiunge il mancato rinnovo del contratto, con la trattativa che si è incagliata su due punti "inaccettabili" per i lavoratori: "Un aumento salariale irrisorio e la decurtazione fino al 25% della retribuzione per i primi tre giorni di malattia".
(Unioneonline/L)