Scongiurare il rischio di fermo dello stabilimento, e la possibile cassa integrazione per i 70 dipendenti.

È quanto chiede l’assessore regionale all’Industria, Anita Pili, al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e dopo l’incontro con le rappresentanze sindacali dello stabilimento di Macchiareddu.

"A seguito della difficile e delicata situazione creatasi nella società Sanac, principale fornitrice di materiale refrattario per l'acciaieria ex Ilva, ora Acciaierie d'Italia per l'ingresso dello Stato attraverso la Società Invitalia – scrive l’assessore Pili – considerato che Acciaierie d'Italia non effettua alcun ordinativo dal mese di giugno, richiedo un incontro urgente finalizzato a scongiurare il rischio di fermo dello stabilimento”.

"Preoccupa – prosegue l'assessore – la possibile messa in cassa integrazione per i 70 lavoratori diretti, ai quali si aggiungono i 30 dell'indotto”.

“Considerando che tale situazione si verifica in un contesto di profonda crisi del comparto industriale del territorio, auspico – scrive ancora l'assessore Pili al ministro – un cortese e sollecito riscontro”.

La situazione di crisi è stata illustrata all'esponente della Giunta Regionale dai sindacati, convocati per esaminare le azioni da intraprendere per salvaguardare la produzione e i posti di lavoro.

(Unioneonline/v.l.)

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