Rincari, gli allevatori sardi solidali con le proteste: “Ecco le nostre proposte alla Regione”
Dal Movimento Pastori Sardi tre richieste alla giunta Solinas: “Incamerare i maggiori ricavi della Saras, incentivare la produzione di grano e vietare la produzione di mais e altre foraggere ad uso energetico nelle aree irrigue”
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“L’agricoltura e l’allevamento stanno attraversando uno dei momenti più drammatici della sua storia. Dobbiamo affrontare nello stesso tempo le avversità climatiche e un mercato nazionale impazzito in cui, già dal mese di settembre, si sono osservati aumenti esponenziali del prezzo delle materie prime, dei concimi, delle semenze, dei mangimi e dell’energia, e in particolare il prezzo del gasolio”.
È quanto si legge in una presa di posizione del Movimento Pastori Sardi, che ha deciso di prendere posizione nel pieno delle proteste e dei blocchi messi in atto in Sardegna per il caro carburanti e – più in generale – per i rincari di tutte le materie prime.
"Il governo italiano è stato incapace e miope nel prevedere e prevenire questi processi e alleviarne le conseguenze”, dice il Movimento. Aggiungendo: “La guerra e le scelte politiche internazionali dell’Italia costituiscono, in questo quadro, non tanto l’elemento scatenante della crisi economica in corso ma un fattore moltiplicatore”.
Poi una serie di “controsensi”. Ovvero: “Abbiamo la raffineria più grande d’Europa e paghiamo più caro Gasolio e benzina! Abbiamo un grosso polo chimico che fa anche concimi e noi li paghiamo più cari! Abbiamo dighe, il sole e il vento, produciamo il doppio di energia del nostro fabbisogno eppure da sempre la paghiamo molto più cara dal resto d’Italia!”.
Il Movimento avanza quindi le sue richieste alla giunta Solinas. Primo: “Si utilizzino i maggiori ricavi dati dall’aumento del gasolio che la Saras versa nelle casse regionali per calmierarne l’aumento”.
Secondo: “Si programmino in seno al PSR incentivi atti alla produzione di grano per uso alimentare e granaglie per uso zootecnico”.
Infine, il Movimento – che si dice solidale con “la lotta degli auto-trasportatori e di tutte le categorie produttive per l’ingiustificato aumento dei prezzi” – chiede che “venga vietata la produzione di mais e altre foraggere ad uso energetico nelle aree irrigue e le stesse siano sostenute per la produzione di prodotti zootecnici”.
(Unioneonline/l.f.)