Plastica, dal 14 gennaio vietati piatti e contenitori monouso e non biodegradabili
Nel mirino della direttiva Ue anche alcuni attrezzi per la pesca
Stop a piatti e contenitori in plastica monouso, non biodegradabile e non compostabile a partire dal 14 gennaio.
Tra dodici giorni in Italia prenderà il via la rivoluzione verde targata Ue: entrerà in vigore il decreto legislativo 196/21 che dà attuazione alla direttiva antiplastica “Sup”, recepita lo scorso aprile e relativa ai prodotti in plastica monouso e oxo-degradabile (contenente additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in microframmenti o la decomposizione chimica) e agli attrezzi da pesca contenenti plastica.
La misura vieta il consumo di quei materiali che sono stati giudicati non in linea con la strategia europea della transizione energetica e che provocano l’inquinamento dei mari con le microplastiche.
L’elenco dei prodotti che non si potranno più utilizzare comprende palloncini e bastoni per palloncini, contenitori per bevande con capacità fino a tre litri (compresi tappi e coperchi), tazze e contenitori per bevande in polistirolo espanso, bottiglie per bevande con capacità fino a tre litri, posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette), piatti, cannucce e borse di plastica.
Per la salvaguardia della fauna ittica e della pulizia dei mari vengono banditi anche alcuni attrezzi usati per la pesca che contengono plastica.
Continueranno a essere consentiti, invece, i prodotti in plastica lavabile e, per questo, riutilizzabili.
È consentito ovviamente l’esaurimento delle scorte.
La direttiva dell’Ue verrà rivista nel 2026, alla luce degli obiettivi raggiunti in questi anni.
(Unioneonline/F)