Cashback al giro di boa, il 30 giugno si chiude il primo semestre: rimborsi per 6 milioni di italiani
Entro agosto i soldi dovrebbero essere accreditati sul conto corrente
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Ci siamo. Il cashback raggiunge il primo giro di boa. Il 30 giugno si chiude il primo semestre del meccanismo di rimborso dello Stato del 10% sulle spese effettuate con carte, bancomat e app.
Dai numeri provvisori emerge che sono 7,86 milioni gli italiani con transazioni valide, per un totale di 726 milioni di transazioni elaborate. Quasi 6 milioni invece gli italiani con all’attivo 50 o più operazioni, che dunque hanno già maturato il diritto a ricevere il rimborso del 10% di quanto speso fino a un massimo di 150 euro.
I dati definitivi saranno aggiornati qualche giorno dopo il 30 giugno.
Per entrare invece nella classifica dei 100 mila (quelli con il maggior numero di transazioni nel periodo) che avranno il Super Cashback da 1.500 euro, al momento bisogna aver fatto più di 689 transazioni.
I rimborsi arriveranno direttamente sul conto corrente e sono attesi entro agosto (il regolamento prevede l'erogazione entro 60 giorni dal termine di ciascun periodo).
Dai dati emerge anche uno spaccato sull’utilizzo di carte e applicazioni: il 21,4% delle operazioni riguardano acquisti tra i 25 e i 50 euro, lo scontrino medio di chi partecipa al cashback è di 35,6 euro.
Ma si ricorre alla moneta elettronica sempre più anche per pagare un semplice caffè: il 16,2% delle transazioni è infatti relativo ad importi inferiori ai 5 euro (era appena il 6,5% durante la sperimentazione di Natale). Sono molte anche le transazioni per importi da 5 e 10 euro (14,1%) e tra 10 e 15 euro (11,7%).
La percentuale più bassa di transazioni è invece per maxi importi superiori ai 300 euro (0,84%). Complessivamente, dall'inizio del programma (iniziato con la fase sperimentale dell'Extra Cashback di Natale) ad oggi sono già 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito, con un totale di 790 milioni di transazioni elaborate e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati.
Nel corso di questi mesi si è anche intervenuti con qualche "aggiustamento” al sistema, come le modifiche anti-furbetti, per evitare i micro-pagamenti presso lo stesso esercizio commerciale, una pratica a cui qualcuno ricorreva – soprattutto ai distributori di benzina - per raggiungere più facilmente il numero minimo di transazioni e scalare la classifica del Super Cashback.
(Unioneonline/L)