Nel 2022 il Pil globale supererà i 100mila miliardi: è la prima volta
La Cina diventerà la prima economia mondiale nel 2030, strappando il primato agli Stati Uniti
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Per la prima volta il Pil globale supererà i 100mila miliardi di dollari nel 2022, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni.
Lo ha reso noto il Centre for Economics and Business Research.
Secondo lo studio dell’istituto di ricerca, nel prossimo futuro cambierà profondamente la geografia dell’economia mondiale: la Cina diventerà la prima economia al mondo nel 2030, sottraendo il primato agli Stati Uniti, con 24 mesi di ritardo rispetto ai calcoli precedenti. Il prossimo anno vedrà l'India superare la Francia, mentre nel 2023 batterà la Germania; poi diventerà la terza economia al mondo nel 2031.
Nella top ten delle potenze economiche entreranno la Russia nel 2036 e l'Indonesia al nono posto nel 2034.
Per quanto riguarda l’Italia, nel 2022 rimarrà all’ottavo posto in classifica, grazie all'operato del governo: "L'ex presidente della Bce Mario Draghi ha guidato con successo il Paese negli ultimi mesi. Ma non è chiaro quanto questo periodo di relativa stabilità politica continuerà". Il riferimento è alle incognite legate all'elezione del presidente della Repubblica.
In ogni caso l’economia del nostro Paese è destinata a perdere ancora parte della sua importanza: "Nei prossimi 15 anni prevediamo un lieve peggioramento della posizione dell'Italia" nella classifica World Economic League Table: "scenderà dall'ottavo posto del 2021 al 13esimo del 2036", calcola il centro studi.
La crescita dell'economia mondiale è legata ai sostegni e agli stimoli dei governi dopo la pandemia e alla ripresa che hanno innescato. Con l’aumento del Prodotto interno lordo in molti Paesi del mondo (su tutti gli Usa) è tornata a galoppare l'inflazione che, se diventerà un fenomeno persistente, potrebbe causare una recessione nel 2023 o nel 2024. A livello globale il caro prezzi è accentuato dalle strozzature alle catene di approvvigionamento e accompagnato dai rincari dei costi dell’energia.
(Unioneonline/F)