Il bonus bebè diventerà una misura permanente di sostegno alla maternità, ma a partire dal 2019 l'entità dell'assegno verrà dimezzata.

Secondo quanto previsto dall'’ultima versione dell’emendamento alla manovra, su cui manca ancora il via libera definitivo, le neomamme potranno richiedere il bonus non più per tre anni ma solo per il primo anno di età del bimbo o per il primo dopo l’adozione.

Nel 2018 saranno corrisposti alle famiglie 80 euro al mese, fino a 960 euro, mentre dall'anno successivo in poi l'assegno sarà di 40 euro al mese, per un massimo di 480 euro l'anno.

DUE NUOVI FONDI - Nella manovra è prevista la creazione di due fondi.

Per consentire "una maggiore equità e agevolare l'accesso alle prestazioni sanitarie da parte delle persone più vulnerabili, e per il superamento delle misure di prelievo economico meno tollerate dai cittadini-utenti, soprattutto quelli in condizioni di basso reddito" dal prossimo anno verrà istituito un Fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta "pari a 60 milioni annui, 180 milioni nel triennio".

Inoltre, viene creato presso il ministero delle Infrastrutture un Fondo progettazione per il cofinanziamento della redazione di progetti degli enti locali per la messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche.

Il fondo, secondo quanto prevede un emendamento alla manovra presentato dal Pd approvato in Commissione bilancio del Senato, ha una dotazione di 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2018 al 2030

(Redazione Online/F)

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