In Copagri Nord Sardegna un 8 marzo all'insegna della donna come imprenditrice agricola: è infatti la prima volta, precisano dall'associazione, che leggendo i dati del numero delle iscrizioni di nuovi imprenditori agricoli nell'organizzazione le donne superano gli uomini, in un rapporto secco del 51% contro il 49%.

"Un fatto positivamente eccezionale - afferma Paolo Ninniri, Presidente Copagri Nord Sardegna - che ha un significato altamente positivo e che sfata l'antico detto che i lavori agricoli sono adatti solo per gli uomini". "Un grosso contributo - continua Paolo Ninniri - è stato dato dalle misure del PSR Sardegna dove si favorisce il ricambio generazionale nelle campagne, riconoscendo ai giovani entro i 40 anni che si insediano per la prima volta in campagna un contributo a fondo perduto di 35mila euro (misura 6.1 del PSR Sardegna) e dove le giovani donne hanno trovato un incentivo a subentrare nella conduzione delle campagne rispetto ai propri genitori".

La presenza femminile nel settore dell'imprenditoria agricola rappresenta una vera svolta nell'agricoltura sarda, sia in termini di qualità dei prodotti sia in termini di specializzazione nella conduzione delle aziende agricole.

Si pensi per esempio alla multifunzionalità delle stesse aziende, come la gestione delle attività agrituristiche o di aziende ove si gestiscono le vendite dirette dei prodotti agricoli, continua Paolo Ninniri.

"Il futuro nell'impresa agricola Sarda lo vediamo sempre più 'rosa' e al femminile". afferma Tore Piana Vice Presidente di Copagri Nord Sardegna. "Siamo veramente soddisfatti e contenti di questi dati, che continueremo ad incentivare come organizzazione di categoria, anche perché crediamo nel valore e nella capacitò della donna come imprenditrice agricola". "Ed è per questo - la promessa del presidente - che nel prossimo direttivo di Copagri Nord Sardegna proporremo incarichi specifici per il mondo femminile all'interno della nostra organizzazione".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata