Entrate, Agus (Sel) all'attacco: "Lo Stato ci deve 1,3 miliardi". Paci: "Non è vero"
All'appello mancano 1,3 miliardi di euro.
"La vertenza entrate è chiusa solo sulla carta", attacca il presidente della Commissione Autonomia Francesco Agus(Sel), che chiede di rivedere gli accordi Stato-Regione, a partire da quello firmato la scorsa estate dal governatore Francesco Pigliaru.
A preoccupare Agus non sono solo le storture denunciate la scorsa settimana dal collega Franco Sabatini, come il peso eccessivo degli accantonamenti (684 milioni di euro), le nuove prestazioni gratuite della sanità (54 milioni) e i tagli agli enti locali (274 milioni tra fondi del 2016 e arretrati).
"A tutto questo si aggiungono gli effetti della mancata riscossione dei tributi devoluti dallo Stato che pesano nelle casse regionali per 1,3 miliardi di euro".
LA REPLICA DI PACI - "La Sardegna ha incassato e sta incassando tutto quanto le è dovuto, non un euro in meno di quanto pattuito con lo Stato", ha replicato il vice presidente della giunta e assessore al BIlancio Raffaele Paci. "Abbiamo ricevuto regolarmente la rata degli arretrati del 2016. Se alla fine dell'anno scorso ci sono stati problemi di liquidità è solo perché la Regione ha dovuto anticipare soldi propri su finanziamenti europei e fondi nazionali di sviluppo e coesione. Soldi che lo Stato e l'Europa ci stanno restituendo: i primi 500 milioni da Roma sono già arrivati, e le altre richieste sono già in pagamento. Quindi", ha aggiunto Paci, "voglio rassicurare tutti coloro che sono preoccupati: i soldi ci sono e ci sono tutti, lo Stato e l'Europa ci stanno restituendo le cifre che abbiamo anticipato a fine dell'anno scorso per evitare che quanto già avviato si bloccasse a causa della mancanza di liquidità. Sono procedure tecniche normali a fine anno che non hanno nulla di straordinario, ma il controllo da parte dei nostri uffici sulla regolarità dei pagamenti da parte dello Stato è comunque quotidiano e rigoroso".