Gli imprenditori agricoli e coltivatori diretti che vorranno mettere in commercio i propri prodotti saranno tenuti solo a comunicare l'inizio delle attività al Suape, lo Sportello unico per le attività produttive.

La Giunta regionale ha approvato nuove procedure semplificate su proposta dell'assessore dell'Agricoltura Gabriella Murgia, di concerto con quello della Sanità Mario Nieddu.

Le attività – relative a lavorazione, trasformazione, confezionamento e vendita di prodotti agricoli aziendali – dovranno essere svolte in osservanza della normativa in materia di igiene e sicurezza degli alimenti.

Nel testo vengono disposti: l'elenco delle spezie e ingredienti non prodotti in azienda; i requisiti dei locali destinati alle lavorazioni, alle trasformazioni e al confezionamento dei prodotti agricoli; le linee guida per la redazione del piano di autocontrollo; i quantitativi massimi, per tipologia di prodotto, assoggettabili a lavorazioni e trasformazioni, secondo quanto previsto dalla legge 26 del 2018.

"L'emergenza sanitaria ed economica causata dalla pandemia - ha detto Murgia - continua a rendere necessarie misure di sostegno a favore dei diversi settori produttivi, in modo particolare del settore primario che rappresenta il primo baluardo verso la tenuta e la ripresa economica e sociale".

In quest’ambito, "e con riferimento in modo particolare a una delle principali produzioni del sistema agropastorale della Sardegna, è fondamentale favorire le condizioni per garantire la possibilità di trasformare in azienda il latte prodotto, ancor di più in questo specifico periodo emergenziale nell'ipotesi più estrema che diventi complicato se non impossibile conferire il prodotto verso i grandi caseifici sia privati che cooperativi". ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas.

I dettagli nelle Direttive di attuazione pubblicate sul sito della Regione Sardegna.

(Unioneonline/F)

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