Addio all'economista Andrea Ginzburg, figlio della scrittrice Natalia
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È morto a Bologna, all'età di 78 anni, l'economista Andrea Ginzburg, uno dei fondatori della Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Modena dove ha insegnato politica economica dal 1970 al 2000.
Nato a Torino il 9 aprile 1940, era il figlio della scrittrice Natalia Ginzburg (nata Levi) e del letterato e antifascista Leone Ginzburg, figura di spicco del movimento Giustizia e Libertà e morto nel 1944 nel carcere romano di Regina Coeli per le torture subite da nazifascisti.
Nel 2001 era stato tra i fondatori della Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell'Economia di Reggio Emilia dove ha insegnato per nove anni.
Dal 2001 al 2010 è stato membro del Dipartimento di Scienze Sociali, Cognitive e Quantitative, di cui è stato Direttore negli anni 2001-2003. E' stato, inoltre, direttore della Biblioteca di Economia e della
Biblioteca Interdipartimentale dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
Nella sua attività di ricerca, Andrea Ginzburg ha sempre mantenuto una stretta relazione tra la dimensione analitica e la dimensione storica-politica della teoria e della politica economica. Si è
occupato in modo originale di un'ampia varietà di temi di storia del pensiero economico, di teoria e politica dello sviluppo economico, di commercio internazionale, distretti industriali ed economia europea.
Su questi temi ha pubblicato numerosi saggi e monografie su prestigiose riviste e case editrici nazionali e internazionali.
La commemorazione pubblica di Andrea Ginzburg, fratello dello storico Carlo e della psicanalista Alessandra, si terrà martedì 6 marzo (alle 17) all'Istituto Gramsci di Bologna.
(Unioneonline/v.l.)