Tre serate di storia, arte e cultura a Casa Angioni di Quartucciu
Da venerdì a domenica i trent'anni della Domus ArtPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tre serate destinate alla comunità, con numerosi incontri e attività per celebrare uno spazio di riferimento cittadino: da venerdì 5 a domenica 7 la DomusArt di Quartucciu festeggia il suo trentennale con "Casa Angioni, 30 anni di storia, arte e cultura", organizzato dal Comune con il coordinamento della cooperativa Forma e Poesia nel Jazz e la collaborazione della Pro Loco quartuccese.
L'apertura di venerdì
La domus campidanese di via Neghelli aprirà le porte dalle 18:30 di venerdì, accogliendo il pubblico con una mostra fotografica e il convegno "Casa Angioni ieri e oggi", a cui parteciperanno due figure centrali per l'apertura della struttura a suo tempo, l'ex sindaco Giorgio Abis e l'ex assessore Tonino Durzu, insieme ai loro attuali successori, il primo cittadino Pietro Pisu e l'assessora Elisabetta Contini, oltre a Maria Grazia Angioni, una delle coeredi della Casa, e Sandro Balestrieri, direttore dei lavori di recupero edilizio, con la moderazione di Ottavio Nieddu. Alle 19:30 invece il concerto "Amaius", con la formazione di Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile e mandola), Marco Argiolas (clarinetto), Marcello Peghin (chitarra) e Silvano Lobina (basso). Progetto dalle atmosfere jazz e mediterranee, che canta di struggenti storie d'amore verso la propria terra, interamente scritto in sardo da Maria Gabriela Ledda e intriso di tematiche tradizionali che prendono forme moderne, all'interno di vicende quotidiane. Ci sarà inoltre un omaggio per Sergio Atzeni, della cui scomparsa ricorre un altro trentennale.
Il programma di sabato
Anche nella serata di sabato 6 si partirà alle 18:30, con l'incontro dedicato a uno storico gruppo teatrale isolano: "Teatro Olata, tra identità culturale e impegno sociale", un dialogo tra i fratelli Dino e Giorgio Pinna della compagnia quartuccese fondata nel 1976 e Salvatore Vargiu, regista e autore veterano per il Teatro Olata. Per le 19:30 invece lo spettacolo-concerto "CicAttrici" di Rossella Faa e Manuela Loddo, che con approccio meta-teatrale coinvolge il pubblico nell'assistere alla realizzazione e ai lavori dietro le quinte della performance. Tra momenti artistici e vita privata delle protagoniste, viene svelato da inizio a fine il processo creativo del progetto, con regia di Romano Usai.
La chiusura di domenica
Domenica 7 l'appuntamento sarà direttamente alle 19:30 con la festa di chiusura, sulle note del gipsy jazz dei Lamemour, formazione acustica nata da quattro musicisti d'esperienza, e con una passione per il jazz manouche. La formazione, modulare da trio a quintetto, rievoca le atmosfere retrò e raffinate dello stile inventato da Django Reinhardt, tra influenze gitane, tensione allo swing ed elementi di valzer francese. Il jazz manouche viene così alternato alla chanson française coeva e agli standard jazz statunitensi, con incursioni moderne riarrangiate secondo il genere. Dopo il concerto cena sociale con degustazione di fregola sarda, offerta dalla Pro Loco cittadina.
