La lingua sarda come protagonista stasera, sabato 8 novembre, dalle 17 nella biblioteca comunale di Quartucciu. Un evento nel quale lo scrittore Giuseppe Corongiu presenterà il suo nuovo libro “Gherras”. Il libro, scritto interamente in sardo, affronta il tema del conflitto in tutte le sue forme: dalla guerra vera e propria alle battaglie interiori e sociali dell’uomo contemporaneo.
L’iniziativa, organizzata dall’assessorato alla Cultura insieme alla biblioteca comunale e alla cooperativa Ali, fa parte di un ciclo di incontri dedicati agli autori sardi con l’obiettivo di promuovere la lettura e valorizzare la lingua sarda.
La vicesindaca e assessora alla Cultura, Elisabetta Contini ha espresso grande soddisfazione verso il progetto: «La collaborazione - spiega - tra assessorato, Ivano Argiolas e Ali biblioteche, permetterà di ospitare diversi autori e creare momenti di confronto culturale. È un modo per avvicinare i cittadini ai libri e rafforzare il legame con la nostra identità linguistica. Si è creata davvero una bella collaborazione ».
A dialogare con l’autore sarà Ivano Argiolas, scrittore che ha pubblicato nel 2021 il suo primo libro, e appassionato di cultura sarda, che si riscoprirà nel ruolo inedito di presentatore: «Credo di non avere una grande esperienza letteraria – ha raccontato – ma ho voluto restituire qualcosa alla comunità che mi ha accolto. In ogni libro l’autore mette una parte di sé, emozioni, sentimenti o semplicemente un’ispirazione che si ha avuto nella propria sfera personale o vissuto. Questi incontri sono un ponte tra l’autore e i cittadini, uno scambio di emozioni e riflessioni che nascono dalla scrittura. Il romanzo è un’antologia di racconti scritti in sardo, nei quali si disamina, partendo dai concetti locali».
Corongiu, linguista e difensore della lingua sarda, ha spiegato che Gherras nasce dal desiderio di raccontare la realtà partendo da temi locali ma anche a livello universale. Gherras non solo inteso come guerra ma anche come fatica di vivere e la guerra quotidiana dell’individuo.

© Riproduzione riservata