Porto Flavia, capolavoro dell'ingegneria mineraria con sbocco su Pan di zucchero, da oggi è passato in comodato d'uso al Comune di Iglesias.

È il passo preliminare alla cessione definitiva del sito al patrimonio del Municipio. Si potrà utilizzare per eventi come i prossimi concerti e costruire infrastrutture (a partire da un punto di ristoro "di cui a brevissimo ci sarà il bando", ha confermato l'assessore al Turismo Simone Franceschi) che finora non era possibile avere per i vincoli legati alle concessioni minerarie.

L'operazione è stata annunciata con una conferenza stampa nell'impianto dell'ex miniera di Masua.

Per il sindaco Emilio Gariazzo è il frutto di un'azione strategica durata due anni con gli enti coinvolti nella gestione del bene: Regione, Igea, Parco geominerario. L'obiettivo è "cercare di rimettere in moto quella che è una grande risorsa per lo sviluppo di tutto il territorio".

"Igea garantirà la manutenzione - ha spiegato l'assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras - il Parco, invece, il personale necessario al sito".

Un momento della conferenza stampa. Da sinistra, Tarcisio Agus, Emilio Gariazzo, Maria Grazia Piras, Simone Franceschi

L'idea è programmare un turismo che non si fermi all'Italia. "Non abbiamo solo architetture - ha chiarito il commissario del Consorzio, Tarciso Agus - ma anche una grande storia da raccontare, questo incontro mi fa ben sperare perché si possa proseguire l'intesa con tutte le istituzioni e il Parco possa utilizzare la sua dimensione internazionale anche per far acquisire a Porto Flavia il posto che gli compete nel mondo".

Igea lavora per svincolare le concessioni minerarie e mettere le risorse a disposizione. "La società - ha concluso Michele Caria, amministratore unico di Igea - è al servizio del territorio, della Regione e degli enti, grazie alle sue professionalità. Ci possiamo gloriare di aver aperto siti come la Grotta di Santa Barbara, non facile per le particolari condizioni naturali del luogo.
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