“Pellegrini di speranza in Sardegna”, a Cagliari 20 artisti raccontano la fede e il cammino interiore
Giovedì l’inaugurazione della mostra di pittura e fotografia, promossa dalla parrocchia di Seuni (Selegas)Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un viaggio attraverso la fede, l’arte e la speranza. Si inaugura giovedì 9 ottobre alle 17, nel salone della chiesa di San Lucifero a Cagliari, la mostra di pittura e fotografia Pellegrini di Speranza in Sardegna, promossa dalla parrocchia di Seuni (Selegas) con il patrocinio dell’Arcidiocesi metropolitana di Cagliari e dell’Ordine patriarcale della Santa Croce di Gerusalemme.
L’iniziativa, che sarà aperta al pubblico fino a domenica 12 ottobre, sarà inaugurata dall’assessora comunale alla Cultura Maria Francesca Chiappe.
Il titolo della mostra si ispira al Giubileo del 2025, indetto da Papa Francesco, un anno dedicato al tema della speranza e del rinnovamento spirituale.
La rassegna vuole essere un’occasione di riflessione condivisa, nella quale venti artisti sardi propongono una personale interpretazione del pellegrinaggio interiore, della ricerca del sacro e della dimensione umana della fede.
«Anche una piccola parrocchia come quella di Seuni – spiega monsignor Gianfranco Zuncheddu, assistente spirituale della comunità trexentese – vuole offrire un contributo di idee e iniziative che aiutino la riflessione cristiana per un rinnovamento della vita. Gli artisti sono un veicolo straordinario di questa conversione, perché sanno guardare in profondità e in lontananza, esplorando la realtà oltre le apparenze».
Venti sono gli artisti coinvolti nel progetto: Maria Cecilia Angioni, Miriam Battelli, Marystela Caprio, Gianfranco Casu, Diego Dessì, Emanuela Lutzu, Maria Gabriella Melis, Antonio Milleddu, Edoardo Murgia, Pier Vanni Marineddu, Franco Murru, Antonio Picciau, Luigi Picciau, Fabrizio Pinzuti, Elisabetta Sirigu, Biancamaria Scioni, Alessio Todde, Sara Valente, Katia Zuncheddu e Patrizia Zuncheddu.
Ciascuno, attraverso la pittura o la fotografia, racconta la propria idea di “pellegrinaggio”: non solo un cammino fisico verso un luogo di fede, ma soprattutto un percorso di consapevolezza e rinascita interiore.
Le opere esplorano temi come la luce, la solitudine, il viaggio, la comunità e la relazione con la natura, in una Sardegna che diventa metafora di approdo e di partenza, di memoria e di futuro.
Il percorso espositivo, allestito negli spazi della chiesa di San Lucifero, si trasforma così in una mappa spirituale e artistica dell’isola, dove il linguaggio della fede incontra quello dell’immaginazione.
Non è casuale la scelta del luogo: la chiesa di San Lucifero, uno degli edifici religiosi più antichi e simbolici di Cagliari, diventa per quattro giorni un crocevia tra cultura e spiritualità, un luogo dove l’arte dialoga con la comunità e con la dimensione del sacro.
L’obiettivo – sottolineano gli organizzatori – è favorire un incontro tra artisti, fedeli e cittadini, per riscoprire il senso profondo del “camminare insieme” evocato dal Giubileo.
(Unioneonline/Fr.Me.)