Ozpetek: "Mi sento italiano, sono qui da 43 anni e qui voglio morire"
Il regista riconosce agli italiani di essere stati più tempestivi degli altri. "Lotto insieme a voi e non vi abbandono"Il rgista Ferzan Ozpetek mostra il suo immenso amore per l'Italia commentando il difficilissimo momento che il paese sta attraversando.
"Gli italiani - dice - si sono dimostrati i più avanti di altri, perché hanno affrontato questa emergenza fin da subito e con grande tempestività. L'Italia è il paese nel quale vivo e nel quale morirò".
Ospetek vive qui da 43 anni: "Vivo in questo paese, mi sento parte di questa comunità e in questo momento di difficoltà ancora di più lotto insieme agli italiani".
E non si lascia sfuggire la lettera di una ragazza che ha deciso di scrivergli. L'ha postata sui social, e con orgoglio tutto italiano, Ozpetek dice: "Mi ha molto colpito, per questo ho deciso di postarla, la condivido profondamente".
La lettera è un accorato 'j'accuse' di una giovane del nostro paese nei confronti degli altri stati che "ci hanno abbandonato nel momento del bisogno". "Grazie sig. Macron e sig.re Merkel - scrive l'anonima italiana- grazie per averci negato di acquistare da voi delle semplici mascherine ed altri presidi medici".
E affonda: "Le avremmo pagate, sapete? Siamo italiani, quelli sporchi, chiassosi, indisciplinati, buffi, folkloristici, poveri e talvolta mafiosi... ma siamo anche quelli che vi hanno costruito le strade, le scuole, vi hanno insegnato l'alfabetro che usate, spiegato le leggi, il diritto, l'organizzazione dello Stato e la creazione di quello di diritto".
"Carissimi - si legge ancora nella lettera - nel sentire il nome Italia dovreste scattare in piedi, abbassare la testa ed essere coscienti che l'origine della società occidentale è qui".
(Unioneonline)