Oristano, nel libro di Antonio Pinna la storia della chiesa del Carmine
Il volume sarà presentato venerdì 11 aprile alle 17.30Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una storia avvincente, e preziosa da tramandare, quella della Chiesa del Carmine di Oristano. Considerato “Il gioiello del rococò in Italia” dallo storico dell’arte Corrado Maltese nel 1962, il tempio cristiano rivive le sue tappe fondamentali nelle pagine del libro dello scrittore Antonio Pinna La chiesa e il monastero del Carmine di Oristano Il gioiello del rococò in Italia, per i tipi di Iskra Edizioni.
Il volume sarà presentato venerdì 11 aprile alle 17.30, nei locali del Chiostro, presente l’autore che dialogherà con il prof. Giorgio Pellegrini, già docente di storia dell’Arte moderna e contemporanea nella Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari.
Il complesso fu inaugurato il 12 aprile 1785, finanziato da don Damiano Nurra, marchese d’Arcais e progettato dall’architetto sabaudo Giuseppe Viana. Rappresenta un modello di “architettura di luce”. L’interno, non ostruito da colonne, consente la diffusione morbida e avvolgente della luminosità offerta dagli ampi finestroni. Le decorazioni, gli stucchi, le volute e le balconate hanno la delicatezza del tardo barocco piemontese. Notevole è l’impianto del convento riportato alla piena luce dopo un importante restauro. Veramente suggestivo l’ampio chiostro con il pozzo centrale.
Il chiostro attualmente è sede del Consorzio UNO, l’Università oristanese che ospita diversi corsi di laurea tra cui Beni archeologici, Turismo culturale, Biotecnologie marine, Viticoltura ed Enologia.
La chiesa e il chiostro sono aperti per le visite il mercoledì e sabato mattina. Dal 2019 fanno parte del progetto “Aperti per voi” del Touring Club Italiano.
Appuntamento con la presentazione del libro Venerdì 11 aprile alle 17.30, nei locali del Chiostro, ingresso per il pubblico è libero e gratuito.