Al “Costa Smeralda”, affollato di studenti, si decolla sulle ali della scienza.  

A Olbia oltre 4200 le presenze nei soli primi due giorni di “Scienza in piazza” che, tra exhibit, conferenze, laboratori, esibizioni artistiche, ha trasformato  l’aeroporto olbiese in un grande hub di conoscenza mettendo al centro divulgazione scientifica e competenze scolastiche che i tanti giovani hanno potuto mettere in mostra.

La manifestazione,  organizzata  dall’associazione Amici della Biblioteca Civica Simpliciana Olbia, dalla sezione di Olbia di Mathesis e dal Comune di Olbia in collaborazione con Geasar SpA, Uniss, la sezione Aif di Sassari e con il patrocinio del presidente del consiglio della Regione Sardegna e dell’UniOlbia, è frutto di un lungo percorso durato mesi di lavoro.

Nel “backstage” il lavoro degli insegnanti (circa 90 quelli di materie Stem coinvolti dalla manifestazione) sempre pronti a dare entusiastico risalto all’impegno dei giovani studenti.

Nello stand dell’Ipsar “Costa Smeralda”, sede di Budoni, utilizzano una stampante 3D per realizzare decorazioni commestibili di cioccolato  e un microscopio per mostrare ai visitatori le differenze tra farine e amidi.

“In cucina tutto è scienza -  afferma Maria Giovanna Arcadu, docente di laboratorio -  Ai ragazzi vengono spiegati i principi fisici e chimici per un utilizzo corretto di tutto ciò che si deve utilizzare in cucina. Anche un gesto semplice, ad esempio montare la maionese come stanno facendo ora, se ci riflettiamo, presuppone una reazione chimica”.

Come l’Ipsar sono diverse le scuole del Nord Sardegna accorse in città. Nella prima giornata il convegno sull’Einstein Telescope ha affascinato dedite di studenti.

“È il terzo anno che partecipiamo – racconta Tiziana Scordo, insegnante di fisica e matematica del “Marconi” di Sassari -  Esperienza molto formativa per gli studenti che prima imparano la teoria e poi si cimentano nell’esposizione. Le soddisfazioni migliori le ottengono con i bambini della primaria che si stupiscono nell’ascoltarli spiegare gli esperimenti”.

Poco più in là c’è la fila per provare i visori 3D del Liceo “Dettori” di Tempio: i ragazzi “incontrano” Dante che spiega la sua Divina Commedia.  

“Programmiamo la realtà aumentata e virtuale  - illustra l’insegnante Pierpaolo Cecchini, referente PTCO – che ci dà la possibilità di immaginare e realizzare lezioni di ogni materia. Ed anche spaziare con la fantasia. Ad esempio visitare la Torre di Pisa e da lì ammirare il panorama di Tempio”.  

A “Scienza in Piazza” presenti tutti gli istituti superiori olbiesi; i giovani del  Tecnico “Deffenu”, in forza con quasi tutti gli indirizzi, propongono tra l'altro, i loro videogames progettati a scuola. L’interesse per le materie Stem sta aumentando, riferiscono i docenti, e gli indirizzi nautico e informatica prendono sempre più piede.  

Tra i protagonisti anche l’Its Tac Academy che partecipa con una serie di laboratori dedicati ai primi rudimenti di Pyton, il linguaggio AI, e, più in generale, alle competenze digitali rivolte alle scuole secondarie di secondo grado.

“Sono emozionata – ha detto l’assessora alla Pubblica Istruzione e alla Cultura del Comune di Olbia, Sabrina Serra, al taglio del nastro – perché siamo finalmente arrivati alla partenza di questo complesso evento. Un grande plauso va alla professoressa Antonietta Carbone per tutto il lavoro svolto in questi cinque anni insieme ai docenti. Tra un’edizione e l’altra c’è un anno intero di lavoro. E grazie anche ai professori e alle professoresse in pensione, che continuano a dare il loro contributo alla scuola, e questo è un grande valore aggiunto”.

Antonietta Carbone, presidente della sezione olbiese di Mathesis, curatrice e ideatrice dell’evento ha sottolineato la doppia valenza della kermesse: “L’obiettivo non è solo avvicinare il mondo delle scienze alla cittadinanza – afferma – ma anche creare dei momenti che possano aiutare gli studenti e le studentesse nella loro crescita personale. Tutto è stato reso possibile dal grande lavoro degli insegnanti e dalla presenza di esperti di fama internazionale”.

Oggi, giornata conclusiva, si svolgerà con  gli stessi orari: al piano terra dell’aeroporto, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 17.30 spazio agli studenti, mentre al secondo piano, a partire dalle 9, le conferenze e i laboratori.

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