Note su Carta, a Cagliari il festival che unisce musica e libri
Tra i protagonisti della manifestazione figurano Ada Lai, Felice Todde, Stefano Chiesa, Angelo Molino, Luigi LaiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La musica prende forma sulle pagine dei libri. Dal 26 novembre al 10 dicembre, Cagliari, Sestu ed Elmas ospitano la prima edizione di Note su Carta, il festival letterario che intreccia parole e suoni per raccontare autori, compositori e musicisti, esplorando il ruolo educativo e terapeutico della musica.
La rassegna, promossa dall’associazione Ennio Porrino di Elmas e diretta artisticamente da Ignazio Perra, offre un cartellone ricco di presentazioni editoriali, incontri con autori e musicisti, concerti e laboratori per le scuole.
Tra i protagonisti della manifestazione figurano Ada Lai, Felice Todde, Stefano Chiesa, Angelo Molino, Luigi Lai e numerosi altri nomi di spicco del panorama musicale e letterario.
Gli eventi spaziano dai saggi e biografie alla narrativa musicale, con approfondimenti su musicoterapia, vocalità e educazione all’ascolto, e permettono di conoscere la Sardegna attraverso le sue tradizioni musicali, dai canti popolari alle launeddas.
Il festival debutta a Cagliari con “Colonne sonore”, incontro che vedrà Ada Lai presentare il diario musicale “Cronaca di un tempo sospeso” e Felice Todde raccontare mezzo secolo di esperienze musicali in “Memorie musicali di un provinciale”.
La rassegna proseguirà poi con eventi come “Ritratti pianistici”, approfondimenti su musica e filosofia, presentazioni dedicate a musicoterapia e autismo, e una finestra sulle musiche della Sardegna con Giulio Fara, Roberto Milleddu, Luigi Lai e tanti altri.
Non mancheranno incontri con compositori contemporanei, tra cui Adriano Aponte e Paolo Dal Molin, e presentazioni dedicate a figure storiche della musica come Vivaldi, Erik Satie e Marisa Sannia.
L’ultima giornata, il 10 dicembre a Elmas, sarà dedicata alle scuole, con laboratori interattivi, spettacoli musicali e libri pensati per i più piccoli, come “Vivaldi” di Sam Taplin e “I quattro musicanti di Brema” di Giovanni Fara.
