Niente più quadri appesi nei corridoi delle scuole per indicare l'elenco degli ammessi o non ammessi all'anno successivo, e i relativi voti.

È la decisione, volta a evitare assembramenti, del ministero dell'Istruzione diffusa ieri attraverso una nota, e che chiarisce che gli esiti degli scrutini delle classi intermedie delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, dovranno essere pubblicati in via esclusiva nel registro elettronico a cui può accedere il singolo studente mediante le proprie credenziali personali.

Solo nel caso in cui la scuola sia sprovvista di registro elettronico, è consentita la pubblicazione all'albo della scuola degli risultati degli scrutini, con la sola indicazione di ammissione/non ammissione alla classe successiva. In questo caso, però, il preside deve organizzare una calendarizzazione degli accessi.

Stessa cosa, per l'ammissione agli esami di maturità: i risultati degli scrutini, compresi i crediti scolastici dei candidati, andranno pubblicati solo sul registro elettronico.

La precisazione del ministero dell'Istruzione ha però gettato nello sconforto molti dirigenti scolastici, soprattutto in quegli istituti in cui gli scrutini sono già partiti da giorni. "Ad operazioni di scrutinio finale già avviate ed in via di conclusione, con molte scuole che hanno già provveduto a pubblicare gli esiti degli scrutini finali, è arrivata una nota del Ministero dell'Istruzione che considera di fatto illegittima la pubblicazione degli scrutini precedentemente raccomandata. Questa situazione comporterà una duplicazione del lavoro già svolto e l'adozione urgente di altre modalità di pubblicazione", fa notare Elvira Serafini dello Snals.

Critiche anche dalla Gilda che parla di "gestione caotica" e dall'Associazione nazionale presidi che chiede al ministero di rettificare la nota.

Intanto con un provvedimento cautelare collegiale il Consiglio di Stato ha riconosciuto che al minorenne disabile debbano essere assegnate un numero di ore di sostegno non inferiore a 25 settimanali, anche in presenza della didattica a distanza e in periodo quale quello dell'attuale pandemia da Covid-19. La decisione è contenuta in un'ordinanza della sesta sezione, in accoglimento di una richiesta in tale senso avanzata dai genitori di un disabile con il patrocinio degli avvocati Michele Bonetti, Alfonso Amoroso e Santi Delia.

(Unioneonline/v.l.)
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