C’è un un sito in rete dove il teatro sardo respira, racconta, si mostra. Una sorta di macchina del tempo ( www.mariofaticoni.com), un archivio digitale di Mario Faticoni, attore, regista, scrittore e memoria vivente della scena culturale isolana.

Il regalo più prezioso per il suo ottantottesimo compleanno, che verrà festeggiato domani, è questo: rendere pubblica e accessibile a tutti una vita intera di arte, impegno e passione.

L’archivio, riconosciuto di particolare interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Sardegna, è il primo fondo teatrale ufficialmente tutelato nella regione.

Racconta oltre quarant’anni di storia del teatro isolano, ma anche un pezzo importante di storia sociale e culturale, raccolta con metodo e cuore da Faticoni e dalla sua assistente Simona Loddo.

Sfogliando le sezioni del sito si viaggia dagli anni Sessanta – con i primi esperimenti del Cut (Centro universitario teatrale) – alla nascita del Teatro di Sardegna e de Il Crogiuolo, che Faticoni co-fondò nel 1983. Fotografie, articoli, materiali di scena, documenti, spezzoni video, testi inediti, interviste: tutto è stato catalogato e ora vive online, pronto a parlare alle nuove generazioni.

Tra le perle, l’intervista a Costantino Nivola realizzata da Faticoni a New York, e pubblicata in seguito nel libro Svegliatevi Sardi!.

Il progetto grafico e tecnico del portale è stato curato dallo studio Alfredo Scrivani, con l’obiettivo non solo di valorizzare un patrimonio culturale, ma di renderlo fruibile anche ai non addetti ai lavori: studenti, studiosi, appassionati, semplici curiosi.

«Con questo sito ho voluto rendere accessibile a tutti il mio lavoro e la memoria di un teatro che è stato anche laboratorio civile, sociale e politico», racconta Faticoni. «È un modo per consegnare alle nuove generazioni non solo le mie opere, ma anche un pezzo della storia della Sardegna».

(Unioneonline/Fr.Me.)

© Riproduzione riservata