A Macomer presentato il libro sulla storia dell'emigrazione sarda in Argentina
Il volume sarà distribuito gratuitamente agli alunni delle classi quinte delle scuole superiori della SardegnaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il fenomeno dell'emigrazione è stato al centro di un interessante incontro al Liceo Scientifico "G. Galilei", con la presentazione del libro "Desaparecidos", la storia dell'emigrazione sarda in Argentina, con la testimonianza dei sopravvissuti, scritto da Stefania Cuccu. Su alcune importanti premesse, legate alla migrazione, la dirigente Gavina Cappai, i professori e gli alunni delle classi quinte del Liceo Scientifico “G. Galilei” hanno deciso di ospitare la presentazione del libro della scrittrice sarda.
Si tratta di pagine di vita vissuta che mettono a fuoco un periodo particolare della storia dell’emigrazione sarda, che Stefania Cuccu ha voluto ricostruire. Tra queste anche la bella storia di un sardo che ha voluto lottare contro l’ingiustizia di quegli anni argentini, mostrando un percorso da seguire, agli insegnanti, educatori e ai giovani che che si aprono al mondo, quindi quello di lottare contro tutte le discriminazioni a favore di una giustizia che non conosce confini. La presentazione del libro è stata poi arricchita dal racconto diretto del rappresentante dell’associazione “24 marzo” Walter Calamita che, seppur a distanza, in collegamento online, ha fornito il suo contributo in un dialogo costruttivo con i ragazzi.
Il racconto e le testimonianze, oltre a fornire utili spunti di riflessione sull’importanza dei diritti umani, ha avuto anche il merito di aiutare i ragazzi a riflettere su quanto la storia non sia qualcosa di astratto, teorico e lontano. Un invito dunque a far buon uso del proprio tempo e della propria vita.
Il libro di Stefania Cuccu, che verrà distribuito gratuitamente a tutti gli alunni delle classi quinte delle scuole superiori della Sardegna, fa parte di un progetto più ampio coordinato da Elio Turis, responsabile dei circoli del centro sud Italia, supportato dai circoli degli emigrati sardi di Charleroi (Belgio) e di Amburgo (Germania), finanziato dall’assessorato regionale al lavoro e della formazione professionale, cooperazione e sicurezza, della Regione.