Lo “Stintinese doc” a Bianca Pitzorno
La cerimonia alla terrazza del Museo della Tonnara
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Bianca Pitzorno ha ricevuto lo “Stintinese doc”, il riconoscimento che viene attribuito a chi, pur non essendo nato a Stintino, ha portato lustro al paese e ne ha promosso le bellezze fuori dai confini dell’Isola.
La cerimonia si è svolta sulla terrazza del Museo della Tonnara alla presenza del sindaco Antonio Diana, dell’assessore alla Cultura Francesca Demontis e della direttrice del Mut, Esmeralda Ughi.
“Tutti gli anni, la sera che parto per Stintino, per la strada mi sento un po' smarrita. Ma quando l'automobile passa sul ponticello che c'è all'ingresso del paese e ai miei occhi compare la strada principale, mi sento rassicurata come dalla presenza di una persona conosciuta fra una folla di ignoti” è un passaggio di un compito in classe scritto da Bianca Pitzorno quando aveva solo 13 anni in cui emerge il legame della scrittrice con la città del quale ha parlato anche durante la consegna del premio.
“Conosco Stintino da molto tempo - ha detto - da quando in paese ancora mancavano l'acqua e la corrente. La mia memoria di Stintino non è una memoria letteraria, è molto legata alla realtà, del luogo e delle persone. Gli stintinesi, discendenti dai 45 che avevano migrato dall'Asinara e prima ancora da Camogli, erano e sono dignitosi, eleganti, hanno quel qualcosa in più che possiedono le persone che migrano”.
Dalla sua istituzione, il premio è stato assegnato, dal 2011 a oggi, alle famiglie Berlinguer e Azzena, all'onorevole Mario Segni, a due uomini legati al mondo delle tonnare, Beppe Anfossi, storico proprietario della Tonnara Saline, e Gioacchino Cataldo, ultimo raìs della Tonnara di Favignana, all'apneista Massimo Scarpati, allo scrittore Salvatore Mannuzzu e alla memoria del giornalista Filippo Canu, all'artista Paola Dessy, all'economista Luigi Guiso e all'attore, regista e autore teatrale Piero Nuti.
(Unioneonline/s.s.)