La Sarda Rivoluzione nel romanzo di Vindice Lecis a Sassari
Presentazione alla Biblioteca universitaria con la compagnia Paco MustelaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sassari fu protagonista nei moti anti feudali, ma quando Giovanni Maria Angioy cercò di portare anche a Cagliari il grido di dolore dei villaggi, fu un disastro. Venne sconfitto ed esiliato. Si intitola "L'Alternos" la nuova opera del giornalista e scrittore Vindice Lecis che con i suoi romanzi storici ripercorre la Storia Moderna della Sardegna.
Domani alle 18 nella Biblioteca universitaria di Sassari in piazza Fiume, una presentazione originale, affidata alle parole dell’autore e alla compagnia teatrale Paco Mustela con una rappresentazione di dialoghi tratti dal libro edito da Condaghe.
Sarà una serata - organizzata dalla libreria Ubik Koinè - che verterà particolarmente su Sassari perché numerosi sono gli episodi che hanno coinvolto la città nel celebre triennio rivoluzionario (1793-96) e che nel romanzo trovano ampio spazio.
Dalla figura di Gioacchino Mundula, fervente avvocato repubblicano, agitatore degli ideali anti feudali e ispirati alla Rivoluzione Francese, a quella di uno dei suoi avversari più crudeli, vale a dire il potente e ricco duca dell’Asinara; dallo scontro per poter ottenere il permesso a costruire fuori le mura da parte dei cittadini poveri, allo scontento per la mancanza di grano finito nei magazzini degli accaparratori e dei baroni.
Sino a due episodi chiave della storia della città. Il 29 dicembre 1795, nel pieno delle tensioni anti feudali nel Logudoro, un esercito contadino formato da migliaia di donne e uomini armati provenienti dai villaggi del nord dell’Isola assediò Sassari al comando di Gioacchino Mundula e del commissario degli Stamenti Francesco Cillocco con l’obiettivo “ufficiale” di portare la legittimità viceregia dopo che i baroni avevano tentato una secessione tra il Capo del Logudoro e la capitale Cagliari. La vicenda si concluse con il clamoroso arresto dell’arcivescovo Della Torre e del governatore Santuccio, una rottura rivoluzionaria che ebbe grande eco.
L’altro episodio di enorme rilievo fu l’ingresso, il 28 febbraio 1796, di Giovanni Maria Angioy con la qualifica di Alternos a Sassari accolto da una folla festante e al canto di Procurade ‘e moderare. Fu la prima esperienza “democratica” della città, conclusa però solo pochi mesi dopo con il tentativo sconfitto di Angioy di portare a Cagliari il grido di dolore dei villaggi. Fino all’esilio insieme a Mundula, Francesco Muroni e pochi altri.