Quaranta relatori provenienti da Nord America, Nuova Zelanda, Germania, Grecia, Turchia, Francia e da diverse parti d’Italia, tre giorni di incontri con i massimi esperti della materia: da domani, sino a sabato, la Cittadella dei Musei di Cagliari ospiterà il convegno incentrato sul valore della coroplastica proveniente da tutto il Mediterraneo antico.

L’appuntamento, organizzato da Romina Carboni, docente del Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali dell’Università di Cagliari, Claudia Cenci della direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio - Servizio II Scavi e tutela del patrimonio archeologico, e da Nicola Chiarenza dell’Università di Sassari, sarà l’occasione per ribadire l’importanza della lavorazione della terracotta nelle civiltà sorte sulle sponde del Mediterraneo. 

“Il convegno sarà la prima di una serie di occasioni di discussione e di confronto per studiosi interessati all'analisi delle dinamiche del sacro – spiega Romina Carboni - , con un focus particolare sul valore rivestito in questo ambito dalla coroplastica votiva nel Mediterraneo antico.L’iniziativa, che coinvolge un comitato scientifico e un panel di relatori di rilevanza internazionale, ha riscosso un grande interesse da parte della comunità scientifica permettendo di compiere un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione delle iniziative del nostro Ateneo”.

Alla "tre giorni” ospitata dalla Cittadella dei Musei parteciperanno soprattutto studiosi del mondo antico che metteranno  a confronto approcci diversi alla tematica, da quello più propriamente antichistico fino ad arrivare alle problematiche relative alla tutela dei beni culturali, con il coinvolgimento anche di rappresentanti delle Soprintendenze e dei Musei.

“Le giornate di studio previste sono tre – chiarisce Romina Carboni -, e saranno divise su base geografica: visto il gran numero di proposte pervenute, si terrà anche una sessione poster”.

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