Immigrazione e accoglienza: temi caldissimi, quelli affrontati questa mattina nel centro di aggregazione sociale di Isili nel corso del tredicesimo incontro di un ciclo incentrato su questi argomenti e promosso dall’assessorato Affari generali della Regione.

A discuterne, insieme all’assessore Filippo Spanu, i responsabili del centro di accoglienza di Senorbì Barbara Follesa e Malik Yousfi, due dei loro ospiti, Bakary Traore (25 anni, del Mali) e Naim Amieur (40, algerino), il mediatore culturale Abdou Ndiaye, senegalese da 27 anni in Sardegna, primo senegalese a laurearsi all’università di Cagliari, il sindaco Luca Pilia, 68 studenti delle classi quarte e quinte del liceo Pitagora di Isili, accompagnati da alcuni insegnanti e dal dirigente scolastico Giulio Anedda.

La testimonianza di un migrante (Foto Marco Noce)

Un’occasione per fare il punto sui numeri reali e la percezione del fenomeno migratorio in Sardegna, sulle caratteristiche e dei problemi del sistema di accoglienza, sugli effetti che le nuove politiche del Governo avranno sulla rete dei centri in tutto il Paese.

Spanu, al riguardo, si è detto preoccupato "per il taglio del 40%, in base alle nuove regole delineate dal ministero dell’Interno, dei fondi destinati al sistema di accoglienza dei richiedenti asilo: c’è il rischio concreto di pregiudicare i progetti finalizzati all’inclusione e all’integrazione e di vanificare il buon lavoro svolto dai circa mille giovani sardi impegnati, a vario titolo, nell’attività dei Centri di accoglienza straordinaria e degli Sprar".
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