Immacolata, a Ghilarza la quarantesima edizione di “Non solo incontri di musica popolare”
La kermesse quest’anno sarà dedicata a strumenti a fiato, sardi e nonPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tutto pronto a Ghilarza per la quarantesima edizione di “Non solo Incontri di Musica Popolare”, l’appuntamento storico fissato nel giorno dell’Immacolata organizzato nella cittadina del Guilcier dal Gruppo Onnigaza. La kermesse quest’anno sarà dedicata a strumenti a fiato, sardi e non. L’incontro, dal titolo “Cornamuse, launeddas, zampogne – Musiche, tradizioni e contesti dalla Sardegna alle Alpi e all’Appennino”, avrà come protagonisti diversi suonatori provenienti da Valle d’Aosta, Calabria e Sardegna. “Racconteranno della loro esperienza nell’ambito delle tradizioni musicali delle loro regioni ed eseguiranno brani dei repertori tradizionali sacri e profani”, spiegano dal Gruppo Onnigaza. In collaborazione con l’associazione Tundu su ballu di Nuoro, all’incontro parteciperà anche l’organettista Carlo Boeddu per un confronto tra diverse tipologie di strumenti ad ancia. L’appuntamento è per l’8 dicembre alle 17 all’auditorium comunale. Parteciperanno: Vincent Boniface (Valle d’Aosta) con la sua cornamusa, Stefano Cara (Quartu Sant’Elena) con le launeddas, Giuseppe Pizzimenti (Calabria) con la zampogna e Carlo Boeddu con l’organetto. Sarà inoltre presente l’antropologo Marcello Marras. Altre due iniziative completano il programma di questa importante edizione: ogni giorno nel profilo dell’ “Associazione Onnigaza Ghilarza” e nella pagina “Gruppo Onnigaza”, in ordine cronologico dalla prima edizione del 1986, da settimane sono pubblicati i programmi e le immagini delle precedenti 39 edizioni. Inoltre, le attività commerciali di Ghilarza sono state invitate, dal 1° al 9 dicembre, ad esporre nelle loro vetrine materiali musicali, proponendo allestimenti dedicati alla musica. Ospiti di grande livello quindi anche per quest’edizione. Vince Boniface nasce in una famiglia di musicisti di Aymavilles, in Valle d’Aosta, che da oltre 45 anni custodisce, promuove e diffonde la tradizione musicale delle Alpi occidentali in Italia e all’estero. Oltre che musicista è stato direttore artistico di diversi festival; compositore, in questa veste ha firmato diverse colonne sonore; operatore culturale nell’ambito dell’insegnamento e alla salvaguardia del francoprovenzale nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie della Valle d’Aosta oltre che nell’Ecole Populaire de Patois. L’attività concertistica lo ha portato sin da bambino a solcare i palchi delle rassegne di musica nei vari comuni della Valle d’Aosta, delle regioni limitrofe (Piemonte, Savoia, Svizzera) e in Europa. Polistrumentista: suona l’organetto diatonico, il clarinetto, la cornamusa, il flauto irlandese e quello indiano, il sassofono, l’oboe popolare bretone, percussioni e tastiere. È insegnante di cornamuse, organetto e clarinetto. Tra i suoi studi in campo musicale, anche un corso di organetto con il maestro Riccardo Tesi, ospite della passata edizione di Non solo Incontri di musica popolare. Tra le collaborazioni più significative spiccano quelle con il trombettista sardo Paolo Fresu, Francesco De Gregori, Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Caparezza, Malika Ayane ed Elisa. Stefano Cara, nella sua città d’origine, Quartu Sant’Elena, essendo ammaliato dal suono delle launeddas, giovanissimo, partecipa a un laboratorio del maestro Franco Melis di Tuili ed impara la tecnica della respirazione circolare e qualche noda con sa mancosedda. Successivamente frequenta la scuola del maestro Orlando Maxia nella quale prosegue e perfeziona la conoscenza dello strumento e le tecniche di suono. Da circa vent’anni partecipa a festival in Sardegna, Italia e Europa, spesso anche accompagnando gruppi di ballo, oltre a dedicarsi all’insegnamento. Giuseppe Pizzimenti è un musicista e suonatore tradizionale originario di Reggio Calabria, cresciuto in una famiglia di artisti appartenenti a una storica generazione di suonatori dell’Aspromonte meridionale. Fin da bambino, grazie al padre Diego Pizzimenti, partecipa a numerosi tour e festival in Italia e all’estero. Suonatore polistrumentista, padroneggia diversi tipi di zampogna e altri strumenti della tradizione popolare come flauti, organetti a due e otto bassi e percussioni. Oltre a collaborare con numerosi artisti di questo panorama musicale, partecipa a progetti per la promozione e valorizzazione delle tradizioni musicali della Calabria e a tour e festival in Italia e in Europa. Inoltre, è impegnato in diversi progetti musicali e di studio, dedicati in particolare alla trascrizione, traduzione e valorizzazione delle registrazioni e dei canti tradizionali della sua terra d’origine, l’Aspromonte. Carlo Boeddu è invece uno degli organettisti sardi più conosciuti e apprezzati sia per la sua attività di suonatore solista sia come accompagnatore di gruppi folk sia come componente di diverse formazioni di musica etnica sarda. Ormai da anni partecipa a numerose manifestazioni, festival, convegni – in Sardegna, Italia e all’estero – per eseguire le musiche dei balli tradizionali sardi e/o in qualità di relatore per parlare della sua esperienza o delle tecniche di suono. È l’ideatore e organizzatore del festival itinerante Dantzas, che ogni anno porta in Sardegna danze tradizionali di diverse aree dell’Italia e dell’Europa proposte attraverso attività laboratoriali e l’esibizione di danzatori e suonatori. Infine Marcello Marras Antropologo, direttore del Centro servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, dal 2007 al 2014 è stato docente di Etnocoreografia della Sardegna e di Laboratorio e studio della musica sarda nel corso di Etnomusicologia presso il Conservatorio Statale di Musica “G. P. da Palestrina” di Cagliari. Ha dedicato la tesi di laurea ai Carnevali di Aidomaggiore e Ghilarza. Da circa trent’anni conduce ricerche sull’uso della musica, sul fare musica e sul Carnevale in Sardegna. Ha pubblicato il libro Un paese in ballo - Danza e società nel carnevale seneghese (Condaghes Edizioni) e diversi saggi: Il ballo a Carnevale, il Carnevale è ballo in Il ballo sardo: storia identità e tradizione (edizioni Taranta); Musica, Canti e balli nel Carnevale di Aidomaggiore e Ghilarza in Maschere e doni, musiche e balli di Luisa Orrù (CUEC), Musiche e suoni del Carnevale in Barbagia in “Maschere e carnevale in Barbagia”, etc. È stato curatore scientifico, con Marco Lutzu, dei Volumi 8 e 9 Strumenti musicali, dell’”Enciclopedia della Musica Sarda” pubblicata da L’Unione Sarda.
