Il Giardino Sonoro di Sciola rivive a Torino: grande successo di pubblico, allo stand anche Diodato
Il figlio Tomaso: «La sua ricerca continua a parlare un linguaggio universale»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Successo a Torino per la rassegna d’arte moderna e contemporanea FlashBack Art Fair, che ha accolto, fra le altre, anche alcune opere di Pinuccio Sciola.
L’evento si propone come «un ecosistema dedicato a tutte le culture contemporanee» attraverso un «format innovativo e in divenire che si concentra sulla capacità di guardare a ciò che già esiste, a ciò che è stato trascurato per ribadirne l’esistenza e la forza». Nelle sale convivono classico e contemporaneo, pittura e performance, in un percorso che restituisce al pubblico l’esperienza viva dell’arte come atto quotidiano e condiviso.
 
 La partecipazione alla prestigiosa manifestazione culturale delle opere di Sciola è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Fondazione Pinuccio Sciola e la Galleria Mancaspazio, con la realizzazione di un’installazione capace di rievocare l’atmosfera unica del Giardino Sonoro di San Sperate.
 
 «La presenza delle Pietre Sonore a Flashback è stata per noi particolarmente significativa – commenta Tomaso Sciola, vicepresidente della Fondazione che porta il nome del padre Pinuccio - In un contesto così autorevole e variegato, l’opera di nostro padre ha confermato la propria forza dialogica: la pietra, da elemento ancestrale, diventa linguaggio attuale, capace di emozionare e di creare connessioni profonde tra culture e generazioni. Il riscontro eccezionale del pubblico e della critica dimostrano quanto la sua ricerca continui a parlare un linguaggio universale, radicato nella terra sarda ma proiettato nel futuro del mondo dell’arte».
 
 Lo spazio dello stand fieristico, progettato dall’exhibition designer Andrea Isola, è stato concepito come una rielaborazione del cerchio scultoreo del Giardino Sonoro: un luogo di incontro e relazioni dove, attorno al fuoco, Sciola coinvolgeva i visitatori in un’esperienza immersiva nello spazio di San Sperate. Le sculture in calcare e basalto, tagliate in profondità, si offrono allo sguardo e all’ascolto: la pietra è strumento musicale, materia vibrante, corpo sonoro.
 
 Durante i giorni dell’esposizione i figli dell’artista, Maria e Tomaso, sono stati presenti all’interno dello stand per suonare le opere per il pubblico di Flashback che ha così avuto la preziosa occasione di ascoltare il suono della pietra e di vivere un’esperienza diretta con la poetica dell’autore. E fra gli ospiti anche il cantante Diodato.
 
 (Unioneonline)
