L’importanza della memoria e dei valori trasmessi dai militari che hanno dedicato abnegazione e coraggio al Paese.

In tanti nella sala consiliare del Comune di Porto Torres hanno voluto stringersi attorno a quei ricordi, fra militari e familiari dei caduti in guerra, che hanno partecipato alla presentazione dell’ultimo lavoro di Moreno Nocco, il ricercatore storico che ha intitolato il suo nuovo libro “I decorati al valore militare di Porto Torres nelle due guerre mondiali”. La pubblicazione è il risultato di una ricerca storica approfondita, svolta in Italia e all’estero, ricca di documenti inediti e testimonianze che trasmettono ai contemporanei le storie di eroi, alcuni sopravvissuti altri morti per difendere la patria.

Quarantuno i decorati turritani al valor militare nelle due guerre, la più alta ricompensa riconosciuta. Di questi, ventidue appartenevano all’esercito, tredici alla marina militare, uno all’Arma dei carabinieri, due alla Guardia di finanza e tre all’aeronautica. 

All’incontro moderato dal giornalista Gianni Bazzoni ha partecipato anche il sindaco Massimo Mulas e il presidente del consiglio comunale Franco Satta. «Un libro dal carattere fortemente identitario che offre pagine inedite su alcuni personaggi valorosi di Porto Torres», ha detto l’autore Moreno Nocco, presidente della sezione combattenti di Porto Torres. «Vicende di protagonisti le cui vite si sono incrociate durante le due guerre mondiali, e un percorso storico che ho voluto raccontare spinto dalle mie passioni personali che sono legate alle storie militari», ha aggiunto.

Soldati che hanno sofferto nei campi di prigionia, in India e in Australia, catturati dal nemico e portati via alle famiglie. Nel volume il ricordo è rivolto anche ai mutilati di guerra, venti reduci che fondarono l’associazione dei mutilati e invalidi di guerra. Il primo presidente fu Gavino Bazzoni, militare della Brigata Sassari che subì l’amputazione di entrambe le gambe.

«Paolino Bazzoni fu il primo decorato al valore militare, mentre il primo in forza alla Brigata Sassari, nel 152° reggimento, insignito di tale riconoscimento fu Ettore Paglietti».

Durante l’incontro è stata avanzata la proposta di creare un museo dei ricordi dove custodire il patrimonio storico militare della città che Moreno Nocco ha fatto emergere dal suo libro.  

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